Laura ed Emanuele, matrimonio fissato per luglio, ma tutto è in stand by

CELLINO SAN MARCO – (da il7 Magazine) Gli inviti sono stati tutti stampati con data e luogo della cerimonia, ma Laura ed Emanuele non li hanno ancora potuti spedire. Molti invitati dovrebbero arrivare da altre regioni. Il matrimonio è fissato per il 24 luglio, ma ad oggi, a fine aprile, ancora non si sa come, e se sarà possibile, celebrarlo. La loro situazione è simile a quella di migliaia di coppie in Italia che vivono nel limbo e nella speranza che prima o poi il governo dia delle indicazioni precise. L’intero settore del wedding è con il fiato sospeso mentre la stagione più importante è  alle porte. In Puglia il settore matrimoni influisce in maniera importante sull’economia del territorio. Nell’ultimo decreto sulle riaperture non è stato inserito nessun riferimento ai matrimoni, nessun protocollo che indichi delle misure. I futuri sposi brancolano nel buio, così come i titolari delle sale da cerimonia, i musicisti, i fotografi, i negozi di abiti da sposa, le bomboniere, i fiorai e tutte le attività che girano intorno a questo evento.

Laura Petrella ha 28 anni, è un’insegnante di danza, ha una scuola a Cellino San Marco. Ma da oltre un anno è chiusa. I suoi sogni per ora sono sospesi, sia quello di sposare Emanuele, che quello di poter insegnare a danzare. “Siamo chiusi da marzo 2020 – racconta – poi abbiamo riaperto a settembre rispettando tutte le regole, ma non è bastato, e ad ottobre ci hanno fatto nuovamente richiudere. Il decreto ha previsto la riapertura a giugno, ma nessuno porterà i propri figli in una scuola di danza. Ed è anche comprensibile dalle nostre parti, dove fa caldo e si va al mare”. Lei non si è fermata in tutti questi mesi, ha cercato di fare lezioni online ma chiaramente non è stata la stessa cosa. “I bambini hanno la necessità di fare sport, è un bisogno fisico ma anche mentale – dice – soprattutto ora che sono stati tante ore davanti allo schermo a fare dad. Eravamo disposti ad adottare tutte le precauzioni pur di riaprire in questi mesi. Sarebbe stato giusto fare più controlli ma non chiudere”.

scuola di danza vuota Laura si ritiene fortunata perché vive ancora con i suoi genitori, ma molti suoi colleghi sono in grande difficoltà economica, ed alcuni rischiano di chiudere. “ Io sono fortunata – spiega – ma ci sono tanti colleghi che non sanno come andare avanti, devono pagare affitti, bollette, oltre a dover sopravvivere. Molti di loro hanno figli, e i ristori sono pochi e arrivati in ritardo. Io ho sempre accettato le regole, e compreso anche la linea dura del governo, ma ora davvero c’è disperazione. È straziante dal punto di vista economico, ma anche umano. Noi scuole di danza di piccoli paesi serviamo a far crescere e dare un’opportunità ai bambini a raggiunger i propri sogni”. Ma oltre al lavoro bloccato, Laura fa i conti anche con le incertezze del suo matrimonio. “Questi dovrebbero essere i mesi più belli, quelli degli ultimi preparativi – aggiunge – ed invece siamo qui, e ogni giorno cerchiamo di capire se il governo ha assunto qualche provvedimento. Rintracciamo notizie sui giornali, chiamiamo alla sala riceviti. Ma nulla, nessuna ha notizie certe”.

Nei preparativi mancano ancora il vestito dello sposo; i negozi sono riaperti solo 26 aprile, ma anche la mamma e la sorella della sposa non hanno acquistato il loro abito. Per non parlare degli invitati, molti dei quali vivono in Piemonte e non sanno se potranno venire. “Gli inviti sono già pronti, ma attendiamo per mandarli. Questa incertezza ci logora. Abbiamo bloccato il fotografo, l’animazione, e lasciato la caparra al ristorante. Attendiamo fiduciosi che qualcuno ci dica se potremo sposarci”. Laura e Emanuele hanno scelto un ristorante nel Salento, avevano immaginato un grande matrimonio con una grande festa con 230 invitati. “La sala è molto grande – dice ancora la donna – può contenere 400 persone e c’è tanto spazio all’aperto. Si potrà rispettare il distanziamento. Attediamo di conoscere le disposizioni. Abbiamo deciso la data tempo fa e pensavamo che questa estate tutto sarebbe finito, che la pandemia sarebbe passata, ed invece ci sbagliavamo”. I due sposi vorrebbero coronare il loro sogno. È stato un anno difficile per entrambi. Anche Emanuele, 37 anni, ha avuto difficoltà a lavoro. Nella vita fa il commerciante ambulante di intimo, e i mercati per molti mesi sono rimasti chiusi. Lui è stato fermo senza poter lavorare. Da qualche giorno è ripartito andando in giro per i mercati del Salento. Dopo il matrimonio andranno a vivere in una casa a Cellino San Marco e cercheranno di ricominciare insieme per costruire anche la loro famiglia. “La nostra situazione è simile a quella di tantissimi altri sposi – conclude Laura – c’è anche chi sta peggio di noi ed ha date imminenti come le coppie di maggio e giugno. Speriamo solo che si decida presto, così da non restare più in questo limbo”.

Lucia Portolano

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