Le aree industriali del Brindisino trasformate in Appea: firmata la convenzione tra Asi e Dipar

BRINDISI- firma asi diparLe quattro aree industriali della provincia di Brindisi verso la loro conversione in Aree produttive ecologicamente attrezzate. Per non essere colti impreparati a questa evoluzione il consorzio Asi di Brindisi questa mattina ha siglato  una convenzione con il  DIPAR – Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo. Il distretto è stato riconosciuto dalla Regione Puglia, oggi presieduto da Lorenzo Ferrara. E’ convinto il presidente dell’Asi Marcello Rollo che lavorare con il Dipar possa agevolare la nascite delle nuove Aree.

La firma è avvenuta questa mattina alla presenza non solo dei due presidenti  Rollo (per Asi) e Ferrara per Dipar, ma anche dei sindaci delle altre quattro aree industriali: Brindisi, Francavilla, Fontana, Ostuni e Fasano (presidente il vice sindaco).  Il passaggio tra aree industriali  in Appea dovrebbe avvenire tra settembre e ottobre. Questa sinergia tra i due organismi è diretta a sviluppare promuovere  sistemi utili alla sicurezza sui luoghi di lavoro nelle aree industriali e individuare possibili forme di finanziamento.

Il DIPAR promuove, sostiene e favorisce le iniziative e i programmi di sviluppo su base regionale tesi a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione di nuova e migliore occupazione nel settore dell’ambiente e del riutilizzo dei rifiuti e comprende imprese, il sistema universitario e della ricerca pugliese, associazioni di categoria, associazioni sindacali, Enti locali, Enti Pubblici.

La legge sancisce che gli impianti produttivi localizzati nelle aree ecologicamente attrezzate sono esonerati dall’acquisizione delle autorizzazioni concernenti l’utilizzazione dei servizi presenti.

Un Appea garantisce  la presenza di un gestore unitario delle reti e dei servizi (ambiente e sistema di monitoraggio), presenza di un sistema di gestione ambientale d’area (SGA) auspicata o prevista in tutte le norme, come per il ciclo delle acque, dei rifiuti, e la produzione di energia. Il presidente Ferrara parla anche della possibilità di realizzare la simbiosi industriale dove gli scarti di produzione diventano materie prime per altre aziende della medesima area.

In Puglia, non esiste ancora un Regolamento regionale che determini requisiti e prestazioni per le APPEA, ma si fa riferimento ad altri regolamenti.

“Il Consorzio ASI di Brindisi- spiega il presidente Rollo- intende promuovere nel proprio territorio di competenza l’evoluzione dei sistemi industriali in APPEA ed essere elemento incentivante per le altre ASI pugliesi. Questa convenzione è la prima in Puglia e intendiamo esportare questa sinergia”.

Tra gli obiettivi che l’Asi vuole raggiungere con la trasformazione in Area produttiva ecologicamente attrezzata vi è la gestione unitaria dei servizi economico-produttivi, con un aumento dell’efficienza e una riduzione dei costi; la realizzazione di infrastrutture ambientali di area attraverso l’utilizzo delle migliori tecniche disponibili; la gestione collettiva degli spazi e degli impianti tecnologici a servizio dell’area, attraverso un “soggetto gestore unitario”; la creazione di sinergie tra le unità produttive insediate nell’area, che permettano l’attivazione di nuovi servizi quali energy management, safety management, mobility management, possibilità di applicare semplificazioni amministrative in adempimento ai requisiti normativi per l’ambiente e la sicurezza; incrementare la competitività territoriale dell’area sulla base di soluzioni innovative, servizi di ricerca e sviluppo, incubatori di impresa, miglioramento della qualità ambientale e green marketing.

Dopo la firma della convenzione è stato dato mandato ad un tavolo tecnico composto da un rappresentante per ogni ente per avviare rapidamente il procedimento di implementazione dell’APPEA nei quattro comuni.

BrindisiOggi

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