Lezione di storia al Verdi: le arti figurative a Brindisi tra Età Moderna e Contemporanea

BRINDISI- Le personalità e le vicende delle arti figurative a Brindisi tra età moderna e contemporanea (secc. XVI-XX) saranno al centro della lezione di storia in programma venerdì 18 marzo, dalle ore 9.30 alle 12.30. L’iniziativa, che fa parte del programma seminariale “Se la storia va a teatro”, è organizzata dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi e sarà trasmessa in diretta streaming sulla sua pagina Facebook, con il sostegno della Regione Puglia, nell’ambito del finanziamento «FSC 14-20: Patto per la Puglia. Custodiamo la Cultura In Puglia 2021 – Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali – D.G.R. n. 1570/2020 – A.D. 499/2020».

Appuntamento con il prof. Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università del Salento. Un viaggio virtuale con materiali e sussidi multimediali attraverso le opere d’arte tra le maggiori d’interesse storico-artistico conservate ed esistenti a Brindisi, dalle pitture e altri manufatti cinquecenteschi e barocchi delle chiese alle testimonianze monumentali tra Ottocento e Novecento. La lezione articolerà un percorso di immagini di opere che integrano il patrimonio artistico della città di Brindisi, in gran parte legato all’iconografia sacra dal Cinquecento all’Ottocento che rivela i tratti di una città-porto che ha assorbito stili e gusti provenienti dai grandi centri: principalmente da Venezia fino al Cinquecento, da Napoli fino alle soglie dell’Ottocento. Il docente metterà in luce le figure di alcuni artisti attivi a Brindisi, come Jacopo De Vanis, la cui opera è legata ai dipinti della “Natività”, esposto nella chiesa di San Benedetto e della “Visitazione”, presente nella chiesa di San Paolo, e al polittico della “Madonna del dolce canto”, posto nella chiesa di Santa Lucia: un raro esempio di pittore di nobili origini per il Cinquecento. Erano i tempi in cui la pratica artistica e pittorica in particolare, mirava a riscattarsi dalla condizione artigianale per promuoversi al rango di arte liberale, facendo assumere al pittore una netta dignità culturale e, di riflesso, una maggiore considerazione sociale. Un altro nome di pregio nella storia artistica della città è quello di Stefano Pugliese Da Putignano, il più noto e prolifico fra gli scultori pugliesi attivi tra Quattro e Cinquecento: all’opera dello “scultore virtuoso” appartiene la scultura in pietra dipinta della “Madonna in piedi col Bambino”, esposta nella chiesa di San Benedetto. E ancora autori di opere cinquecentesche di grande valore artistico provenienti dalla Baviera e giunte a Brindisi per dono di san Lorenzo. Al Novecento appartengono artisti di differenti scuole come il brindisino Edgardo Simone, autore tra gli altri del Monumento ai Caduti in piazza Santa Teresa, Floriano Bodini con il Monumento a Virgilio in piazza Vittorio Emanuele II, e Marcello Avenali, il cui ultimo lavoro, il Monumento ad Aldo Moro e alle vittime del 16 marzo, è eretto sul rondò di via provinciale per San Vito.

BrindisiOggi

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