Lo scempio: corsa sulla litoranea diventa uno slalom tra i rifiuti/ Fotogallery

BRINDISI- Corsa sulla litoranea diventa uno slalom tra i rifiuti. Immaginate di voler fare una corsa all’area aperta, magari lungo la litoranea brindisina ma una volta intrapresa quella che potrebbe essere una piacevole passeggiata vi ritrovate davanti ad uno scenario a dir poco raccapricciante: sanitari, elettrodomestici abbandonati, masserizie di ogni tipo, rifiuti e persino eternit. L’entusiasmo si smorsa praticamente subito. E’ quello che è accaduto ad un cittadino che con queste foto ha documento lo scempio, orami dilagante, sulla nostra costa. “Da un pò di tempo che non percorrevo il litorale nord in bicicletta, ieri l’ho fatto e questo è il risultato- scrive Alessandro barba sul suo profilo facebook-Ora mi chiedo: come si può rimanere indifferenti di fronte ad un disastro ambientale di questa portata ? A chi bisogna denunciare ? Perchè non vengono installate delle telecamere nei punti più strategici ? Perché non vengono chiusi gli ingressi che portano lungo le falesie con dei new jersey cemento ? La cosa che più mi fa rabbia è che tutto questo non viene portato dalle mareggiate, ma da noi stessi”. Impossibile dargli torto soprattutto se si pensa che la litoranea in questione è quella dove qualche tempo fa il Comune di Brindisi aveva installato circa 20 telecamere proprio contro gli incivili che deliberatamente fanno della nostra macchia mediterranea una discarica.

BrindisiOggi

Fotogallery profilo fb Alessandro Barba

4 Commenti

  1. Per fortuna in questa “pseudo città “ esistono anche persone come il Signor Alessandro Barba, una persona facente parte della ristrettissima minoranza che ha a cuore la terra in cui vive e credo anche in cui è nato.
    Precedentemente ho più volte formulato commenti di aspra critica per il medesimo scempio a cielo aperto e sotto gli occhi di tutti, autorità locali, ma soprattutto “cittadini” locali, ricevendo parole di indignazione da brindisini che si sentivano offesi da un “forestiero” quale io sono.
    È ridicolo continuare a leggere articoli tipo “ i gioielli di Brindisi” e cazzate simili ben lontane dalla realtà, perché è questa la realtà.
    Essa è fatta principalmente dall’ignavia e dal qualunquismo della stragrande maggioranza della cittadinanza, tanto è sempre competenza di qualcun’altro, istituzioni comprese, tant’è la recente ricostituzione della polizia provinciale, di cui non ho mai visto nessun operatore appostarsi per sanzionare pesantemente gli artefici di codesto disastro, salvo magari occuparsi di traffico sulle provinciali, con non poche sanzioni, introiti di cui, sarebbe interessante verificare su quali capitoli vengono versati o meglio, a che scopo impiegati.
    In altre regioni del Paese una costa come quella brindisina sarebbe mantenuta perennemente pulita e verrebbero promosse attività turistiche, sportive e naturalistiche tutto l’anno, le scolaresche vi sarebbero condotte in gite istruttive ed educative al rispetto di un bene così prezioso.
    Qui invece sono lasciate in mano a barbari locali, molto molto numerosi, è falso e irreale affermare che si tratta di una ristretta minoranza, anche perché l’indifferenza e la malsana abitudine di girare la testa dall’altra parte sono un atto ancora peggiore.
    Questa inciviltà diretta, di chi sporca e inquina, e indiretta di chi non fa nulla e passa indifferente è trasversale, dall’operaio al “colto” professionista in giacca e cravatta, passando per le istituzioni locali e provinciali, di qualsiasi colore politico, soprattutto di quelle che al momento sono all’opposizione, ma anche delle attuali.
    Una costa disseminata di rifiuti e di abusivismo edilizio, talvolta degno di periferie del terzo mondo, tutto generato dalla incivile “marea umana” che affligge pesantemente un luogo che si trova alla stessa latitudine delle coste della California, con caratteristiche per altro simili, ma in mano a gentaglia.
    Poi ci si incazza quando ci si sente chiamare “terroni”.
    Per fortuna esistono anche individui come il Signor Alessandro, forse qualche speranza ancora c’è.

  2. Questo è l’ennesima manifestazione d’inciviltá;coloro che commettono questi reati andrebbero puniti facendogli pulire, per un anno, il litorale. Le sanzioni non servono!

  3. Bene! Almeno ci facessero sapere che fine hanno fatto le telecamere, dal momento che le paghiamo noi, insieme alla TARI e a tutto il resto!

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