Multiservizi, una pentola a pressione. Il Consiglio rinvia a lunedì.

BRINDISI– Frasi come “Rischio? Voto di scambio”, “Arrendetevi siete circondati”, “Quel pigiama a righe..” scritte su degli striscioni affissi sulle pareti esterne di Palazzo di città. Questi i messaggi inviati dai dipendenti della Multiservizi al consiglio comunale che oggi era chiamato a discutere sul futuro della società a totale capitale pubblico, che come prevede la spending review entro il 30 giugno dovrà essere immessa sul mercato, affinchè inizi il suo percorso per la privatizzazione.Erano nell’aula Giulio Caiati i lavoratori, tra il pubblico, assistevano alla seduta,  una presenza che rendeva l’aria pesante.  Ma alla fine, il consiglio non si è espresso, ha rinviato tutto alla prossima seduta convocata per il 4 marzo. Questo è quanto è stato stabilito dai capigruppo dopo una riunione tenutasi con le organizzazioni sindacali.

I lavori infatti,  a  metà mattina sono stati interrotti per ascoltare le parti sociali. Le organizzazioni sindacali hanno presentato alle forze politiche una serie di richieste per cercare di mantenere pubblica la società, chiedendouna deroga alla legge nazionale.  I sindacati hanno invocato il ritiro della delibera che prevede la dismissione delle partecipazioni del Comune nelle società Multiservizi e Energeko, la convocazione di un tavolo tecnico per affrontare la questione, la sola Multiservizi conta 170 lavoratori, e la spiegazione su alcune spese fatte dalla società.

La legge prevedeva che i Comuni avrebbero potuto chiedere una deroga per alcune società partecipate che garantivano servizi, dimostrando che fosse troppo oneroso per l’Amministrazione comunale attingere all’esterno, su questo deve però esprimersi l’Anti trust, per verificare se ci sono le condizioni.Per fare questo pare che i tempi siano scaduti.

La patata bollente è in mano al sindaco Consales. Oggi si sarebbe dovuta approvare la delibera sulla dismissione delle partecipate, ma a sorpresa il gruppo del Pd, partito di maggioranza, ha presentato un emendamento con cui si chiedeva di modificarel’atto cancellando i punti  sulla dismissione, un passo per mantenere pubblica la società. E così che il Pd ha conquistato l’applauso dei lavoratori in aula. Alla fine però è stato ritirato il tutto e rinviato a lunedì prossimo. Qualcuno parla di demagogia e populismo. Per ora parole, ma il 4 marzo bisognerà dare soluzioni, e affrontare una platea difficile che teme per il proprio futuro occupazionale.

Intanto l’amministratore unico della Multiservizi Teodoro Contardi  definisce la situazione finanziaria della società non negativa, nel 2011 c’è una perdita di circa 500 mila euro, mentre i conti del 2012 non sono ancora quantificata. “La Multiservizi è una società appetibile- afferma Contardi- nel 2012, stiamo ultimando i conti, potremmo non aver avuto alcuna perdita. Entro il 30 aprile dobbiamo approvare il bilancio”

Multiservizi a parte, questa mattina in Consiglio ci sono stati i cambi post Consales bis, si è registrata la surroga del consiglio Gianpaolo D’onofrio al suo posto è entrato Carmelo Palazzo, al posto di Giuseppe Miglietta siede Francesco Cannalire. È entrato poi in assise Cosimo D’Angelo dopo aver vinto il ricorso post elettorale,  ha lasciato la poltrona Giuseppe D’Andria.  

Lucia Portolano

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