Non convoca il figlio alla partita, e fa incendiare l’auto al mister

CAVALLINO – Non avrebbe sopportato la mancata convocazione del figlio alla partita e così fece incendiare l’auto al mister. Accadde un anno fa a Cavallino, il 28 ottobre durante la partita tra gli under 15 dell’Us Lecce 1908 e la squadra del Parabita. L’auto era di proprietà di Paolo Piliego, 57enne brindisino, allenatore delle giovanili del Lecce. Dopo un anno di indagini i carabinieri della stazione di Cavallino hanno chiuso il cerchio e sono state denunciate due persone: il padre (41 anni) di un giovane giocatore e un suo amico di 24 anni. La vicenda è stata ricostruita grazie al sistema di videosorveglianza del centro sportivo di Cavallino dove è accaduto il fatto, e le telecamere disposte per strada a Castromediano. I dati sono stati incrociati ed è stata identificata una Micra, a bordo c’erano due uomini, uno di questi  è sceso ed ha appiccato il fuoco all’auto del mister, una Golf che era nel parcheggio del centro. Grazie alle telecamere è stato identificato il conducente dell’auto che era anche il proprietario. Nella sua casa è stata trovata  la maglietta arancione indossata il giorno dell’attentato. Secondo gli elementi raccolti il mandante sarebbe stato il padre del giovane giocatore che avrebbe riservato malcontento nei confronti dell’allenatore per la mancata convocazione del ragazzo alla partita, anche in altre occasioni sarebbe rimasto in panchina.  Non è stato ancora invece identificato l’esecutore materiale.

BrindisiOggi

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