Pericolo pandemia coronavirus, il PRI presenta una interrogazione al sindaco

BRINDISI- Coronavirus, il PRI presenta una interrogazione consigliare. “Nella giornata odierna ho depositato una interrogazione consiliare urgente per conosce quali iniziative intende porre in essere il Sindaco per evitare il diffondersi anche nella nostra città del coronavirus. Ho premesso che non è assolutamente mia intenzione creare inutili allarmismi e che le misure adottate dal Governo Nazionale e dall’Assessorato Regionale alla sanità mi paiono efficaci- dice Gabriele Antonino capogruppo del Pri al Comune di Brindisi-  Però, atteso che al Sindaco sono attribuite importanti funzioni in materia sanitaria, ivi compresa la facoltà di adottare ordinanze contingibili ed urgenti e l’emanazione di provvedimenti che comportano l’uso di poteri autorizzativi, prescrittivi e di concessione nonché poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale della ASL, ho chiesto di conoscere:se è stato stabilito un coordinamento con l’Assessorato Regionale alla Sanità e con l’Azienda Sanitaria Locale per i controlli da effettuare sui passeggeri in transito nel porto, nell’aeroporto e nella stazione ferroviaria di Brindisi atteso che molti di essi potrebbero provenire da Comuni italiani o Paesi in cui sono stati accertati focolai del corona virus; se non ritiene necessario un coinvolgimento dei medici di base per evitare che cittadini con sintomi febbrili si rechino presso gli ambulatori ed il pronto soccorso sottoponendoli dapprima ad un tampone da effettuare a domicilio per accertare l’eventuale positività al corona virus; se non reputa opportuno utilizzare tutti gli strumenti di comunicazione a disposizione della Amministrazione Comunale per fornire indicazioni ai cittadini sul comportamento più adeguato da seguire onde evitare il contagio; se non ritiene necessario effettuare un censimento di coloro i quali si devono recare in presidi ospedalieri collocati nei pressi delle realtà in cui si sono verificati focolai per garantire loro ogni assistenza in loco d’intesa con l’Azienda Sanitaria Locale ed evitare che raggiungano nosocomi in cui potrebbero contrarre il contagio magari solo per sottoporsi a visite di routine o ritirare farmaci specifici; se si è ipotizzato uno screening della popolazione ospitata in strutture di proprietà della Amministrazione Comunale e proveniente da Paesi dove la scarsa presenza di strutture sanitarie idonee potrebbe aver comportato un mancato accertamento della positività al corona virus”.

BrindisiOggi

 

1 Commento

  1. Si dovrebbe prevedere pure la possibilità in caso di emergenza dichiarata di far svolgere il telelavoro da casa ai dipendenti degli uffici pubblici in modo da continuare il servizio, come stà avvenendo in molti uffici pubblici nella zona rossa della Lombardia.

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