Piano delle opere pubbliche, Raccomar: “Risolvere problemi dragaggi, banchine e stazione marittima”

BRINDISI – Porto di Brindisi, Raccomar a Rossi: “Risolvere problemi dragaggi, banchine e sistemazione della stazione marittima”. Questi sono i principali problemi da risolvere all’interno del porto di Brindisi per gli agenti marittimi di Raccomar (Associazione Regionale Agenti Marittimi Raccomandatari e Mediatori Marittimi) che si rivolgono direttamente al sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, nonché neo presidente della Provincia. Inoltre, chiedono di essere “rappresentati in seno al (tavolo di partenariato) Comitato di gestione da un giusto ‘dirigente’ e non da una figura (disinteressata) che lavora in altro Comune tra l’altro non di mare) e raggiunge Bari con molto sacrificio, vanificando gli impegni e programmi assunti dalla città di Brindisi e dal suo porto”.

“Il porto per Brindisi – scrive Giacomo Minervini, presidente della sezione Raccomar del capoluogo brindisino – è stato sempre e lo è ancora un anello dell’economia locale importante per la città, Provincia, Regione e Mediterraneo, e che ad oggi nel porto e per il porto c’è una forza lavorativa di oltre 2.500 unità che con le loro famiglie raggiungono il rispettabilissimo numero di oltre 5.000 persone che traggono il loro sostentamento. Il nostro auspicio è che il porto di Brindisi non debba essere una “sezione del sistema”; ma rivendichiamo la giusta attenzione in proporzione delle capacità strutturali/portuali, considerando quanto questa città/porto occupa nel nuovo sistema portuale del’Adriatico Meridionale e quindi concedendo lo sviluppo e l’attenzione che merita, anche in previsione del futuro redigendo nuovo Piano regolatore del Porto”.

Ciò che sottolineano gli agenti marittimi e che rivendicano è: “la giusta attenzione sulla declinazione delle Reti TEN-T (scelta esclusivamente politica a lasciare fuori il porto di Brindisi) e nuove ‘vie della seta’; ci riferiamo al prolungamento da Ravenna fino a Brindisi – Taranto del Corridoio Baltico Adriatico, e sviluppo dei traffici da/e per Balcani, Turchia, Egitto, Libia, Israele e Libano. E soprattutto nella istituzione delle ZES che ancora si aspetta la decretazione”.

Da non trascurare che Brindisi è un porto unico al mondo per avere un aeroporto praticamente dentro il porto. Per questo aspetto, Raccomar afferma che: “a breve termine (Emiliano permettendo) dovrebbe esserci la realizzazione di una vera connessione intermodale aereo–nave per un home–port di tutto rispetto.  Senza considerare poi la reale connettività del porto come le reti stradali e ferroviari idonea, adeguata ed immediata; questo consentirà il vero sviluppo del traffico crocieristico, del traffico ro–ro, ro/pax e di tutti i flussi merceologici container compresi”.

Per tutte queste ragioni l’associazione degli agenti marittimi sollecita il sindaco Rossi affinchè solleciti l’AdSPMAM, a risolvere i problemi dei dragaggi nel porto e disporre delle banchine necessarie. “Ricordiamo i famosi cinque accosti; la realizzazione completa del circuito doganale, essendo il nostro porto diviso in tre specchi d’acqua; la sistemazione con struttura adeguata di una nuova stazione marittima che permetta ai passeggeri in transito il giusto ricovero”.

BrindisiOggi

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