PRI, nuovo impianto fotovoltaico, dieci domande per il sindaco Rossi

INTERVENTO/ Ho appreso, da un comunicato congiunto del Comune di Brindisi e del Consorzio ASI, dell’intendimento delle due Amministrazioni di realizzare nella zona industriale di Brindisi un impianto fotovoltaico della potenza installata di 150 megawatt, con una occupazione di suolo produttivo di 200 ettari. L’energia prodotta sarebbe destinata ad alimentare un impianto per la produzione di idrogeno sfruttando la disponibilità di acqua dell’invaso del Cillarese. L’idrogeno così prodotto sarebbe immesso in parte nella rete di distribuzione del gas di proprietà del Consorzio ASI e per la rimanente parte nel gasdotto di proprietà della SNAM e destinato all’area industriale di Taranto. Una scheda in tal senso sarebbe già stata inviata al Ministero per il Sud e la coesione territoriale. Atteso che di tale complesso impiantistico non si è mai discusso nel Consiglio Comunale o nelle competenti Commissioni Consiliari ho presentato questa mattina una interrogazione consiliare con cui pongo le seguenti 10 domande al Sindaco Rossi:

 

  • Se è mai stato depositato un progetto o una manifestazione di interesse del genere presso gli Uffici comunali da parte di operatori privati;
  • Se la scheda inviata Al Ministero per il Sud e la coesione territoriale dal Comune di Brindisi, dalla Amministrazione Provinciale e dal Consorzio ASI coincide con l’interesse del Consorzio PROMETEO a realizzare un impianto simile a quello descritto nel comunicato e di cui hanno dato notizia mesi addietro gli organi di stampa;
  • Come mai sin dal gennaio 2020 la S.V. con una nota inviata al Consorzio ASI manifestò l’interesse della Amministrazione Comunale alla installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nell’area industriale di Brindisi prima ancora della manifestazione di interesse resa promossa dal Ministero per il Sud e la coesione territoriale;
  • Se il Consorzio Industriale ha la disponibilità di 200 ettari o intende procedere con gli espropri;
  • Se di tale suolo dispone già qualche operatore privato;
  • Se vi è già la richiesta di qualche operatore di installare impianti fotovoltaici nella zona industriale di Brindisi;
  • Se il Piano Regolatore dell’ASI e le sue norme tecniche di attuazione consentano la installazione di tali impianti nella zona industriale;
  • Da quando il Consorzio ASI ha cambiato opinione avendo in passato manifestato la propria contrarietà alla installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili nella zona industriale;
  • Se oltre ad un impianto di produzione di energia mediante conversione fotovoltaica nella scheda inviata al Ministero è anche previsto un impianto di produzione di biometano;
  • Se l’impianto di produzione di idrogeno rientra tra quelli definiti a rischio di incidente rilevante e come conciliare tale eventualità con la circostanza che il Comune di Brindisi è tutt’ora sprovvisto di un Piano RIR.

 

Mi auguro in questo modo che un argomento così rilevante venga finalmente discusso nel Competente Consiglio Comunale.

 

Il Capogruppo PRI

Gabriele Antonino

 

 

 

 

 

 

 

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