Prime multe per la Xylella, sanzionati i sindaci di Francavilla e San Donaci

FRANCAVILLA FONTANA – Prime multe per la Xylella, sanzionati i sindaci di Francavilla e San Donaci.

È stata notificata una multa da 1000 euro e indirizzata al comune di Francavilla Fontana, nella persona del sindaco Maurizio Bruno. Stessa sorte è toccata al primo cittadino di San Donaci, Domenico Fina. Ad emetterla, il commissario straordinario per l’emergenza Xylella, Giuseppe Silletti.

La motivazione della Ulivo secolare tagliatomulta sarebbe legata alla mancata attuazione delle azioni richieste dal commissario Silletti per contrastare ed eliminare le piante potenzialmente infettate dalla Xylella.

Secondo il piano Silletti, emanato e diffuso tra i primi cittadini della provincia brindisina, il comune di San Donaci ricadrebbe interamente nella zona cuscinetto, come anche alcune particelle del comune di Francavilla Fontana, diviso tra zona cuscinetto e zona profilassi.

“Il commissario Silletti ci ha multato perché non abbiamo rispettato le misure previste dall’ordinanza 225 del 16 marzo – dichiara Maurizio Bruno, sindaco di Francavilla Fontana nonché presidente della Provincia di Brindisi – Ma con quali soldi avremmo potuto attuare gli intervenenti? Non avevamo e non abbiamo nemmeno oggi né le risorse economiche né il personale per mettere in pratica le operazioni richieste dal commissario Silletti.”maurizio bruno presidente provincia

Nella voce di Bruno, solo un’amara constatazione. “Abbiamo svolto una serie di assemblee dei sindaci per levare in alto la voce dei comuni, per far sapere che noi non avevamo le possibilità per mettere in atto le richieste previste dal piano di interventi. Abbiamo chiesto aiuto, forse avremmo dovuto invitare Silletti ai nostri incontri: avrebbe ascoltato ognuno di noi, le nostre rimostranze. Invece, noi sindaci ci siamo sentiti abbandonati.”

Peraltro, alcuni degli interventi richiesti andavano effettuati dall’Arpa, che rispose picche all’allora sindaco di Mesagne, Franco Scoditti. “Come possiamo fare – dichiararono i sindaci – se dall’Arneo e dalla Provincia ci sentiamo rispondere che hanno difficoltà economiche a pagare gli stipendi? Figuriamoci per le pulizie delle strade.”

assemblea sindaci brindisi 2L’ordinanza, la 225/2015 del 16 marzo 2015, prevede che i sindaci dei comuni ricadenti nelle zone cuscinetto e di profilassi si occupino di sfalciare le erbe spontanee infestanti, considerate responsabili della diffusione degli insetti vettore, siano esse sui cigli della strada sia nelle zone coltivate. Un’operazione che doveva avvenire attraverso trattrice, decespugliatori o intervenendo con prodotti specifici come pirodiserbo e insetticidi. Operazioni che si sarebbero dovute mettere in pratica entro la fine del mese di aprile: peccato che solo il 17 aprile scorso si riunì l’assemblea dei sindaci, in cui i primi cittadini della provincia di Brindisi chiedevano ai rappresentanti istituzionali al Parlamento di farsi portavoce a livello nazionale del disagio e delle enormi difficoltà economiche in cui versavano e continuano a versare le casse dei comuni, chiedendo una deroga al Patto di Stabilità perché potessero mettere in atto le richieste avanzate in difesa del territorio e del paesaggio arboreo brindisino.

Agnese Poci

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