Propeller club: “Attoniti dallo scontro sul porto, e ricordiamo che il consiglio comunale ha già deciso”

BRINDISI – L’International Propeller club Port of Brindisi interviene nel dibattito sul Porto di Brindisi. “Non si può che rimanere attoniti di fronte al livello davvero inaspettato raggiunto dalle polemiche e dagli scontri personali e fra istituzioni – affermano dall’associazione presieduta da Maria De Luca – Pensiamo che ciò sia oltremodo dannoso e soprattutto sterile e inutile. Nelle battaglie si distrugge, non si costruisce! È indispensabile quindi che tutti gli attori della contesa  mettano da parte le animosita’ e  procedano speditamente verso quella collaborazione istituzionale, indispensabile per la crescita del porto di Brindisi e quindi dell’economia locale”. Il Propeller fa notare  che il consiglio comunale ha già votato a larghissima maggioranza  un atto di indirizzo politico nel quale, per quanto di competenza, conferma la propria adesione  ad opere portuali come, la vasca di colmata, con i relativi dragaggi del Porto, i moli ed il relativo Terminal di Sant’Apollinare e, dulcis in fundo, il deposito costiero di GNL di Edison. Pertanto, ogni  documento ufficiale emesso dall’amministrazione comunale, avente a oggetto il porto di Brindisi, non può che essere strettamente coerente con l’atto di indirizzo politico votato in consiglio comunale. “Non si può non  constatare  – aggiunge – come sia  oramai pensiero unanime, soprattutto per decisioni formalmente assunte sia dall’Autorità di sistema Portuale che dall’amministrazione comunale, la destinazione dei traffici nel Porto di Brindisi:  Porto interno, traffico per passeggeri, mega yachts, expedition yachts, crociere di lusso con navi di piccole dimensioni; porto medio, traffico merci e passeggeri con navi Ro-Ro, Ro-Ro Pax, crociere con navi di grandi dimensioni, traffico commerciale con lo sviluppo delle ZES e della logistica per il trasporto intermodale. Porto esterno, porto industriale per carico\scarico combustibili di vario tipo e genere. Questo è ormai acclarato ed è inutile tornare a discutere sull’argomento visto, ripetiamo, le incontrovertibili decisioni prese”.

 

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