Protestano perchè non hanno i dispositivi di sicurezza, Ecotecnica licenzia 5 dipendenti “per abbandono del posto di lavoro”

BRINDISI – Licenziati per “abbandono del posto di lavoro”, è scritto così sulla lettera che hanno ricevuto cinque lavoratori di Ecotecnica, la società che si occupa della raccolta rifiuti a Brindisi. I lavoratori dal 31 marzo sono senza lavoro. Il provvedimento è stato assunto dopo che i dipendenti si erano rifiuti di operare in piena emergenza Covid-19 senza i dispositivi di protezione individuale che la società avrebbe dovuto fornire. Un giorno infatti hanno incrociato le braccia non avendo mascherine, tute e mezzi di sicurezza così come previsto dai decreti. Questo è costato prima una sospensione, alla quale loro hanno risposto con i loro avvocati, ma l’azienda non ha accolto la giustificazione ed  ha proceduto al licenziamento. Si tratta di autisti di mezzi e operatori ecologici. La sospensione era arrivata per circa 10 persone, cinque delle quali hanno chiesto scusa per il mancato giorno lavorativo così come richiesto dall’azienda, ma gli altri non ci stanno ritenendo di non aver sbagliato nulla.  Il rappresentate sindacale Sul, sindacato autonomo, Antonio Nocita ha presentato richiesta di arbitrato sia contro la sospensione che contro il licenziamento. “Dopo la richiesta di arbitrato– spiega Nocita – l’azienda non ha sospeso il provvedimento  nonostante dal presidente dell’arbitrato è stato comunicato di ritirare la sospensione cautelativa in attesa della discussione (come normalmente accade in questo caso). Noi andremo avanti anche con il giudice del lavoro per far valere il diritto alla sicurezza di questi lavoratori, d’altronde nel capitolato dell’appalto del Comune è prevista la somma di 140mila per la sicurezza dei dipendenti”.

 

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