Quell’appello di Rossi a sostegno di Emiliano che non fa bene alla città

BRINDISI – Non sono i cittadini che si allontanano dalla politica, ma è la politica che troppo spesso ormai allontana i cittadini, anche quelli che hanno maggiormente sete di condividere la discussione sulla “cosa pubblica”. Accade a livello nazionale così come nelle questioni locali, quando la politica svuota di ciascun contenuto la propria parola. Quando le cose dette sino a poco tempo prima vengono smentite poi con facilità e convinzione. Ci si sorprende ancora? Si. Fortunatamente si. Si resta delusi? Tanto. È accaduto ieri a Brindisi quando il sindaco Riccardo Rossi, esponente di un movimento civico di sinistra e ambientalista, candidato presidente alle precedenti elezioni regionali per il movimento del greco Tsipras, ha lanciato il suo appello al voto su Facebook  in favore di Michele Emiliano, governato della Puglia, uno dei quattro candidati alle primarie del centrosinistra. Rossi si schiera e lo fa in sostegno del suo vecchio avversario, che nel 2015 aveva fortemente criticato e aveva sollecitato a non votare “in quanto avrebbe portato avanti politiche non di sinistra”. Quello stesso Emiliano che Rossi e il suo movimento hanno attaccato quando il governatore ha  proposto l’approdo di Tap a Brindisi, o ancora quando questa città era (ed è ancora oggi) l’unico capoluogo a non aver ricevuto dalla Regione un centesimo per l’Università. Di questioni ce ne sono tante. Ma una delle prime cose che si impara seguendo la politica è che i politici cambiano idea facilmente. A quanto pare l’ha cambiata anche Rossi, quello del “cambiamola questa storia”. Ma in quell’appello in favore di Emiliano non c’è solo “l’incoerenza” di anni di attivismo, c’è il sostegno di un sindaco. Al quale si aggiunge anche quello del presidente del consiglio comunale Giuseppe Cellie, braccio destro di Rossi (esponente di Brindisi Bene Comune), che ha voluto comunicare a tutti  il suo voto per il governatore. Emiliano si sa, è il favorito in questa competizione. In primavera poi ci sarà la vera elezione per eleggere il futuro presidente. Quanto è servito alla città che le due maggiori cariche del Comune si siano così tanto esposte? È lecito pensare che il sindaco possa non essere un giorno indipendente, o avere la forza di poter contrastare alcune scelte per Brindisi? Un appello che  in qualche modo indebolisce la figura del primo cittadino, anche all’interno di un centrosinistra, che già deve lottare a far digerire ai brindisini il pre dissesto.

Lucia Portolano

5 Commenti

  1. Sono lontano da anni dalla politica attiva, ma non posso non condividere quanto rappresentato dalla brava cronista nella surriferita nota. Purtroppo, fra venti anni non ci saranno tanti cittadini a ricordarsi delle Forze politiche e della maggioranza che hanno sostenuto questo Signore nella follia normativa e contabile dell’adottato piano pluriennale di pre-dissesto finanziario dell’Ente e delle società partecipate.
    Brindisi, 15/01/2019 Franco Leoci

  2. i politici allontanano i cittadini dalla politica. bene! abbiamo un’arma non votiamoli più. ma quando mai Emiliano ha fatto il bene di Brindisi? cosa ci ha portato? (il porto langue!)

  3. Tanto, oramai, non vi considera più nessuno, se non solo coloro che hanno ancora qualche interesse personale nella politica o chi, sempre più pochi, imbevuto di ideologia onirico-demagogica si ammocca tutte le panzane che sparate.E ciò vale per tutti voi , da dx a sx. Rimanete nel vostro mondo, e restateci. Grazie.

  4. complimenti sinceri per questa vostra nota che rispecchia l’impressione di molti,io stesso ho fatto notare al signor Rossi (sul suo post) come ha usato la pagina Riccardo Rossi Sindaco per rafforzare ancora di più l’idea che la città è con Emiliano.
    Deplorevole

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