“Quelle armi servivano alla Scu”, parla il pentito: due tornano in carcere

Gabibbo
Il pentito, Francesco Gravina alias Gabibbo

MESAGNE – Francesco Gravina, mesagnese di 34 anni, alias ‘Gabibbo’, collaboratore di giustizia, torna a parlare. Sono state le sue dichiarazione a far riaprire le porte del carcere per Daniele Dello Monaco 40enne e Cosimo Capodieci 42enne, entrambi di Mesagne. Secondo il giudice i due mesagnesi, arrestati a marzo scorso per detenzione illecita di armi da fuoco, e poi ritornati liberi dopo poche settimane, sarebbero, invece, responsabili di quel reato e che le armi rinvenute nelle loro abitazioni sarebbero state utilizzate proprio dalla Scu.

Il 27 marzo scorso i poliziotti della Mobile arrestarono quattro mesagnesi perchè a casa, tra cui in quella di Dello Monaco e Capodieci, scoprirono bombe a mano, un fucile a pompa, un Kalashnikov e due pistole. Tutte le armi con matricola abrasa.

Dopo poche settimane però gli arrestati furono scarcerati. Il giudice in seguito alle dichiarazioni dell’ultimo pentito ‘Gabibbo’ ha emesso una nuova ordinanza nei confronti di Dello Monaco e Capodieci. Ormai, Gravina non fa sconti a nessuno e continua a fare dichiarazioni importanti. Proprio il 7 luglio scorso al pentito della Scu, il giudice della Corte d’Assise d’appello di Lecce ha ridotto di 16 anni la condanna proprio perché l’uomo ha deciso di collaborare.

Gravina è colpevole di aver ucciso a bastonate il 16 giugno 2009 Giancarlo Salati di 62anni detto ‘menzarecchia’. Durante il processo con rito alternativo la pubblica accusa, rappresentata dai pm Alberto Santacatterina e Valeria Farina Valaori, avevano chiesto e ottenuto, la condanna a 30 anni per ‘Gabibbo’ perché ritenuto uno dei mandanti dell’omicidio Salati così come si evince dalle dichiarazioni di un altro pentito mesagnese, coinvolto nella vicenda e condannato a nove anni di carcere ovvero Ercole Penna.

Quindi dopo le dichiarazioni dell’ultimo pentito appartenente alla Sacra corona unita ‘Gabibbo’ sono stati gli agenti della Squadra mobile di Brindisi unitamente ai colleghi del commissariato di Mesagne, nell’ambito dell’attività investigativa condotta con la Direzione distrettuale antimafia di Lecce, a dare esecuzione questa mattina all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Daniele Dello Monaco e Cosimo Capodieci.

BrindisiOggi

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