Riapre il museo diocesano Tarantini con la mostra “Quando il Piave mormorava”

BRINDISI – Il 24 luglio alle ore 17.30 il Museo Diocesano “G. Tarantini” nella chiesa di Santa Teresa riapre le sue porte. All’intero oltre agli straordinari beni già presenti quali l’Arca d’argento di San Teodoro (XIII sec.), l’Idria di marmo serpentino (VIII sec.), lo sciamito operato a due trame di seta dal fondo dorato (XIII sec.), la pergamena del Privilegium Imperatoris Friderici II del 1219 recante la firma autografa dell’imperatore Federico II, sarà possibile visitare anche la mostra “Quando il Piave mormorava” dal lunedì alla domenica (giovedì giorno di chiusura) dalle 17 alle 22.

Il progetto dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, ed in particolare di don Sergio Vergari, si attua con la collaborazione con la Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo”. Tra i reperti in mostra il CARCANO 91, il mitico fucile in dotazione a tutti i fanti italiani, il fucile austriaco Steyr 95, il leggendario “Ta pum”, varie suppellettili per il rancio, una selezione di elmetti e copricapo, di proiettili da artiglieria, granate e shrapnel, bombe a mano italiane ed austriache, diversi manichini vestiti con riproduzioni di uniformi, la straordinaria bicicletta pieghevole da bersagliere e una selezione di oggetti simbolici come la terra e l’acqua dei fiumi sacri alla patria e pietre di vari campi di battaglia. Tutti questi oggetti assumono nella mostra una specifica funzione didattica non solo di evocazione o simboli, ma soprattutto di un’attenta riflessione ai contenuti: un impegno civile orientato in senso pacifista, ricordare l’ecatombe fratricida dei soldati, in molti casi sepolti l’uno accanto all’altro nei cimiteri di guerra, e l’esperienza drammatica della popolazione civile per far sì che non si ripetano.

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