Ritardo nelle procedure di stabilizzazione ASL Brindisi, precari proclamano lo stato di agitazione

BRINDISI- Ritardo nelle procedure di stabilizzazione ASL Brindisi. Proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale precario della Asl Brindisi. Apprendiamo oggi che a 9 giorni dalla stabilizzazione del personale precario della Asl Brindisi questa provincia rischia di essere il fanalino di coda delle Asl Pugliesi- dice la Fp CGIL- Chiediamo alla ASL Brindisi di procedere  in omologazione alle altre ASL Pugliesi a tutte le procedure di stabilizzazione e contrattualizzazione previste per tutti i lavoratori aventi diritto alla stabilizzazione, già in elenco di ricognizione secondo decreto Madia (36 mesi di servizio) e quelli in possesso di cui all’art 1 comma 268 della legge 234/2021 abbiano maturato (18 mesi di servizio) sia che siano attualmente in servizio, sia che siano cessasti dal servizio. Tutti i precari quindi in possesso di questi requisiti devono essere stabilizzati alla data del primo gennaio 2023 per non creare discriminazioni provinciali all’interno della stessa regione e per recepire le indicazioni regionali. Saremo al fianco dei lavoratori fino alla contrattualizzazione e non accetteremo passivamente nessuna forma di discriminazione che veda Brindisi e gli operatori della salute danneggiati. Qualora infatti, si creassero danni e discriminazioni ai lavoratori precari interessati al procedimento di stabilizzazione, attiveremo i nostri uffici legali a tutela di chi si è preso cura delle persone e dei servizi di cura del nostro territorio. Chiediamo di dar seguito ai processi di stabilizzazione in aderenza alle disposizioni regionali e dichiariamo aperto lo stato di agitazione di tutto il personale precario coinvolto”.

BrindisiOggi

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