Sala gremita per l’incontro con Agnese Moro: “Mio padre e Impastato uniti dai valori e non solo dalla data della morte”

BRINDISI – A quarant’anni dalla scomparsa di Aldo Moro e giornalista Peppino Impastato, Brindisi ha ospitato, ieri pomeriggio (6 marzo) la figlia dello statista Dc, Agnese Moro.

“C’è un filo conduttore che lega Moro e Impastato e non solo la data del loro assassinio” sono le parole di Agnese Moro che ieri è intervenuta durante l’incontro organizzato dall’Itt Giovanni Giorgi di Brindisi presso Palazzo Nervegna. Un momento di riflessione e importante per tutti, studenti e non. Agnese Moro, figlia del politico italiano ha parlato emozionata ai ragazzi dell’istituto superiore brindisino.

La sala universitaria del Nervegna era gremita di gente. Al tavolo erano seduti insieme alla figlia di Moro, il dirigente scolastico del Giorgi, Maria Luisa Sardelli, il commissario prefettizio di Brindisi, Santi Giuffrè, il vice questore aggiunto della polizia di Stato del commissariato di Mesagne, Rosalba Cotardo e il comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe De Magistris.

All’evento sarebbe dovuto essere presente anche Giovanni Impastato, fratello minore di Peppino, ma per motivi personali, ha dovuto annullare l’appuntamento.

“Ho voluto fortemente che questo incontro si tenesse a palazzo Nervegna per rendere ancor di più partecipe la cittadinanza – ha detto il preside del Giorgi, Maria Luisa Sardelli – Un grazie particolare va ad Agnese che ha subito accettato il mio invito”.

Un momento molto commuovente è stato quando uno studente del Giorgi ha letto una lettera scritta da un amico di Peppino Impastato dopo la notizia della sua morte.

“Quando ricordo Peppino – ha ricordato Agnese Moro – mi vengono in mente le parole di mio padre. Lui è stato un uomo semplice, un lottatore, ha difeso la libertà perché lui era un uomo libero”.

BrindisiOggi

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