Sesta sconfitta per l’Enel. E’ crisi. Ndoja: “Che figura, chiedo scusa ai tifosi”

BRINDISI –  Finisce 69-84 tra le due matricole di questo campionato Enel Brindisi e Reggio Emilia l’anticipo pre pasquale del sabato sera al PalaPentassuglia. Rotazioni su rotazioni per Piero Bucchi per trovare una quadra che non arriverà mai, i tifosi lasciano addirittura il palazzo a cinque minuti dal termine. Un segnale evidente che qualcosa deve cambiare se Brindisi vuole tornare a fare quadrato: il tecnico Piero Bucchi sceglie di schierare in quintetto dal primo minuto Robert Fultz al posto di Reynold in cabina di regia
poi Gibson, Viggiano, Robinson e Simmons; Menetti risponde con Cincirini, Slanina, Antonutti, Brunner e Taylor.

Reggio Emilia trova negli errori biancazzurri l’input per lavorare bene in transizione e si porta dopo quasi cinque minuti di gara a 4-10. In pochi secondi Brindisi si porta a due lunghezze di distanza con uno spettacolare recupero di palla di Gibson che apre un contropiede con Viaggiano già partito verso il canestro che schiacci in rovesciata. 3’42” Bucchi richiama in panchina Fultz e fa il suo ingresso Reynolds e Ndoja per Robinson. Brindisi dimostra una sana aggressività difensiva e lotta su ogni pallone. Terza rotazione per Bucchi che cambia Gibson per Formenti. A 2’08” Viggiano è costretto a tornare in panchina per una caduta in fase di gioco che gli ha procurato un infortunio alla caviglia destra, non si sa di quale natura, ma che gli impedisce di rimanere in campo. Rientra Fultz e con questo quintetto basso l’Enel prosegue la corsa fino al termine del quarto che si chiude 14-19.

Secondo quarto. In due minuti si segna un solo punto ed è quello di Jerei Grant entrato a inizio quarto. A sbloccare il risultato è Troy Bell a 7’44”. Reggio Emilia si porta a +10 con un mini break di 0-6. Ma Gibson imbastisce un’azione col lungo sotto canestro e trova Grant che segna il 18-25. A metà tempino il risultato è 20-29 ma a 3’38” con Brunner i biancorossi raggiungono il +11. Brindisi con Grant su assist di Reynolds cerca di ritrovare intensità ma Menetti la vuole spegnere sul nascere e chiama time-out. L’Enel non demorde ma Cincirini punisce dall’angolo destro e mette il canestro del +12 (24-36). Brindisi riesce nonostante tutto a dimezzare il gap chiudendo il quarto con un piccolo miracolo sul fischio della sirena di capitan Ndoja per il 30-36.

Accorcia le distanze Brindisi con Reynolds e a metà tempino riesce a portarsi a -5 ma un break di 0-6 biancorosso ristabilisce un solco fra le due compagini. Brindisi mette il cuore e cerca il ritmo e in una manciata di secondi realizza due canestri da sotto, uno di questi viene al lungo biancazzurro non assegnato e Menetti richiama i suoi in banchina al momento giusto e Reggio torna sopra i 11 punti. Lo svantaggio rimane tale fino a 1’40”. Tanta confusione tra i biancazzurri consente agli ospiti di chiudere sul +16. 44-60

Il peggior quarto della serata anzi della stagione è segnato dall’abbandono del palazzetto da parte di tifosi già a cinque minuti dal termine. Brindisi non riesce a ritrovare lucidità e Reggio raggiunge il massimo vantaggio a 8’40” il +18. Bucchi chiama sospensione e al rientro Robinson fa ritrovare ai biancazzurri il tiro da tre (finora 1/17) per il 49-64.
Ma arriva anche il +19 a metà tempino con Brunner 52-73. Non c’è fine al peggio i biancorossi raggiungono il +20 e alcuni tifosi già iniziano ad abbandonare gli spalti a cinque. La seconda metà dell’ultimo quarto è un disastro ed è solo confusione, quasi garbage time. Finisce 69-84. Sesta sconfitta consecutiva. E’ piena crisi. Il capitano Ndoja a fine gara chiede scusa ai tifosi che hanno pagato il biglietto per la figura imbarazzante messa in scena in casa.

Carmen Vesco

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