Sono 339 migranti sbarcati dalla Geo Barens, alcuni con segni di torture e violenza

BRINDISI- Provengono da Siria, Pakistan, Bangladesh, Egitto, Somalia e Sri Lanka,  i 339 migranti sbarcati questa mattina intorno alle 7.00  dalla nave Geo Barents di Medici senza Frontiere nel porto di Brindisi. A bordo anche 24 minori non accompagnati. Questi, così come prevede legge , saranno accolti nelle case famiglia di Brindisi mentre adulti e famiglie saranno trasferite nei centri di accoglienza di Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. “Siamo pronti ad assicurare la migliore accoglienza ai migranti-  ha detto la prefetta di Brindisi Michela La Iacona- La Questura ha aumentato le postazioni del foto segnalamento per l’identificazione  per accelerare al massimo le operazioni e fare in modo che i migranti raggiungano le destinazioni dei centri di accoglienza il prima possibile”. Due donne di circa 20anni hanno dichiarato ai medici saliti sulla nave,  di aver subito violenza sessuale e torture nei centri di detenzione libici e sempre secondo fonti sanitarie ci sarebbero tre persone con alcune fratture sospette, mentre altri migranti presenterebbero segni di ustioni, circostanze tutte da chiarire.  I migranti sono stati tratti in salvo sulla nave nave Geo Barents di Medici senza Frontiere dopo essere stati intercettati a bordo di un barcone travolto dalla tempesta, così come hanno riferito i soccorritori le operazioni di salvataggio sono state molto complesse.

BrindisiOggi

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