Tagli ai servizi sociali, stipendi da fame delle lavoratrice delle cooperative: sit in fuori dal Comune

BRINDISI – Tagli ai servizi sociali con ripercussioni ai dipendenti delle cooperative che lavorano per conto del Comune di Brindisi. Il sindacato Cobas continua  lo stato di agitazione di tutte le cooperative sociali.

Organizzato per  venerdì 22 febbraio un sit in davanti al Comune di Brindisi.  “Questo taglio delle ore di lavoro avviene  in seguito a minori finanziamenti erogati dal Comune per dar seguito al piano di predissesto economico dello stesso Comune  e riportati in bilancio 2021 – spiegano dal sindacato – Venerdì scorso abbiamo dovuto insistere non poco per ottenere un incontro con il Sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi. Alla fine siamo riusciti insieme ad una delegazione delle lavoratrici delle cooperative  ad incontrare il sindaco. Nel corso della riunione il sindaco ha confermato la necessità dei tagli  per evitare il default del Comune.  Ha riferito che la realizzazione del Consorzio , proposto  già 5 mesi fa come la soluzione di tutti i mali , è ancora in alto mare e che dovrà  superare non poche difficoltà. Per la riunione in Prefettura , dove dovrebbe  passare la gestione del servizio della assistenza domiciliare ADI dal Comune alla ASL , non si sa ancora nulla”.

Il sindacato Cobas rifiuta l’impostazione del piano di predissesto che su 56 milioni di euro ne prevede 40 di potenziale contenzioso, dalle cadute per terra  agli espropri di terreni.

“Diritti costituzionali dei cittadini non possono essere cancellati in questo modo, non si possono mettere sulla bilancia i bisogni dei cittadini da una parte e gli espropri dei terreni dall’altra – aggiunge il sindacato –  Sono intervenute le rappresentanti delle lavoratrici che hanno evidenziato come il numero delle ore tagliate porta  ad un peggioramento significativo dei servizi offerti ai cittadini . Taglio avvenuto in un periodo dove  cresce in modo esponenziale la richiesta di servizi dai cittadini più fragili, come donne e bambini. Ricordiamo che le lavoratrici, tutte professioniste, avevano già subito un taglio del 20% a cui se ne aggiunge un altro uguale, fino ad avere  stipendi da fame . Le rappresentanti hanno proposto al Sindaco di creare un tavolo di discussione approfondito per cercare percorsi di finanziamento tesi a riqualificare i servizi sociali , dando la  loro più che ventennale esperienza. Il Cobas continuerà la lotta nei prossimi giorni con una nuova manifestazione sotto il Comune”.

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