Terza giunta in un anno, l’assessore Cecere messo alla porta: “Si gioca con le persone come fossero figurine”

CAROVIGNO – Il sindaco di Carovigno vara la sua terza giunta nel primo anno del suo mandato. Cambia due assessori su cinque, mette fuori Pietro Cecere e Loredana Epifani e nomina vice sindaco Antonella Tateo del Pd, togliendo la delega ad Onofrio Palma. Continua instabilità politica amministrativa a Carovigno. Un momento difficile dove il sindaco Massimo Lanzillotti ha parlato di una situazione economica finanziaria da pre dissesto, attribuendo le colpe agli amministratori passati. Lo stesso Pd aveva chiesto al sindaco di bloccare il nuovo rimpasto, ed alla fine ha ricevuto la delega di vice sindaco. Oggi interviene l’assessore messo alla porta Piero Cecere. Riceviamo e pubblichiamo integralmente il suo intervento. “Circa due mesi fa ho accettato con grande senso di responsabilitá ed umiltá l’opportunitá offertami, ho rispettato tutti coloro con cui ho avuto a che fare ed ho lavorato sempre con il massimo impegno nell’interesse di tutti i cittadini.  Durante il mio breve mandato come assessore con delega al commercio, rapporti con le partecipate e rapporti con il cittadino, ritengo di aver operato sempre con la massima trasparenza e spirito di abnegazione. Ho ripreso il bando del DUC che non presentava le dovute corrispondenze nella progettazione come evidenziato dalla regione Puglia già nel mese di febbraio ( periodo in cui il sottoscritto non era in carica).  Ho predisposto l’iter per il rilascio dell’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico come previsto dal codice del commercio, ma, ahime, non previsto dall’attuale regolamento comunale dei dehors.  Ho coinvolto commercianti, incontrato le loro associazioni riconosciute e non, senza tralasciare nessuna categoria. Ho dato disposizioni all’ufficio commercio di accertare le entrate e predisporre nuovi bandi per l’assegnazione dei posteggi mercatali per fa si che l’evasione si riducesse a zero. Molti sono stati gli incontri fatti con il GAL Altosalento per intercettare aiuti per le imprese locali.  Ho incontrato, insieme al dirigente comunale ed al consigliere Andrea Uggenti, tutti gli assegnatari dei lotti della zona PIP uno per uno accogliendo le loro esigenze e le loro richieste, per far si che questa possa finalmente partire e svilupparsi. Altro è stato fatto, sicuramente tutta normale amministrazione, fatta però in soli due mesi di assessorato. Sapevo che non sarebbe stato facile inserirsi in un meccanismo già rodato, ma mai avrei pensato di dovermi ritrovare difronte a situazioni assurde ed a volte imbarazzanti come quando mi hanno detto in Carbinia che per conoscere cosa stessero facendo dovevo incredibilmente formulare la richiesta di accesso agli atti (tutto ciò posso documentarlo, perchè mi veniva intimato, tramite PEC, di fare richiesta).  Come tutti sanno, tra le deleghe affidatemi, rientrava anche il rapporto con la partecipata Nuova Carbinia: bene, non mi è mai, ripeto, mai stato concesso di partecipare alle riunioni per discutere del nuovo piano industriale o poter dare un contributo nella gestione della stessa.  Ormai è consuetudine trovare il proprio nome sui giornali e giocare con le persone come fossero figurine: in due mesi di assessorato, non è mai stata fatta una riunione con tutta la maggioranza, come sottolineato in un comunicato anche dal gruppo popolo democratico, per coordinarci, discutere sulla linea amministrativa e confrontarci.  Questo paese ha bisogno di essere amministrato, invece si é pensato a trovare il nemico in chiunque, anche in quelli che dovevano essere i propri compagni di squadra. Il gruppo politico Prima Carovigno, di cui io ero espressione in giunta, ha pubblicamente smentito la fantomatica congiura, a differenza di altri gruppi politici che siedono in maggioranza e questo, secondo me, la dice lunga sulla lettura politica che si è data.  Dico ciò, solo per entrare nel merito della questione perché anche sui metodi avrei altro da dire, ma sono abituato a guardare avanti. Apprendo, come sempre solo dai giornali, che per il Sindaco la causa scatenante del mio allontanamento dall’esecutivo sarebbe stata la mia assenza in una giunta nei giorni prima del consiglio comunale in cui si votava il rendiconto.  I fatti sono che il gruppo Prima Carovigno ha votato favorevolmente in consiglio comunale il punto sul rendiconto insieme a tutta la maggioranza assumendosi una grossa responsabilità di fronte alla città. Beh, forse visto il ritorno di fiamma dell’assessore nominato al mio posto stava cercando semplicemente una scusa per sostituirmi In politica a volte i titoli di studio non sono sempre una garanzia. Il mio personale grazie va ai consiglieri Gentile e Uggenti per l’opportunità datami e soprattutto alla mia famiglia che sicuramente ha pagato più di tutti questa situazione”.

 

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