Zona industriale, dopo mezzo secolo intitolate le vie

FRANCAVILLA FONTANA- Dopo quasi mezzo secolo di attesa, anche le vie della Zona Industriale di via Grottaglie, avranno un’intitolazione. La storica svolta è stata sancita ieri giovedì 15 dicembre dal Consiglio comunale che, su proposta dell’assessore alle attività produttive Luigi Galiano, ha licenziato la delibera con cui si assegnano nome e cognome a vie e spiazzi dell’anonimo dedalo di strade. Con una particolarità: l’elenco approvato dalle Assise non celebra solo figure storiche del panorama nazionale e mondiale, ma anche locale.

Sindaco, giunta, assessore e maggioranza hanno infatti convenuto sull’idea di omaggiare personaggi illustri dell’imprenditoria francavillese (ma non solo), che hanno reso un importante contributo allo sviluppo del tessuto produttivo cittadino. Fra loro Domenico Bianco, Nicola Speranza, Pietro Salinaro, Ma Comincio e Domenico Ciracì. Carica di significato anche la decisione di intitolare strade a Libero Grasso, imprenditore siciliano ucciso dalla Mafia per la sua battaglia contro il pizzo, e Luisa Spagnoli, imprenditrice perugina che prima riconobbe alle lavoratrici donne i diritti connessi alla maternità. Il novero compre inoltre piazzale Giorgio Ambrosoli, piazzale Primo Maggio, piazzale Caduti sul lavoro, piazzale dell’agricoltura, spiazzo Mai Comincio, spiazzo Adriano Olivetti, viale dell’artigianato, viale dell’Industria, viale del Commercio, viale San Giovanni al Natisone (città gemellata in provincia di Udine in cui vi è già via Francavilla Fontana), via Karl Marx, via Enrico Mattei, via dei Maestri sarti, via Enzo Ferrari.

“Il Consiglio Comunale – commenta l’assessore Luigi Galiano – ha approvato questa delibera da me proposta che ha finalmente riconosciuto dignità alle nostre imprese dando i nomi a tutte le strade onde consentire una celere individuazione delle aziende da parte di tutti i fornitori ed utenti. Ho voluto dare un tocco di francavillesità alla toponomastica della zona, il cuore pulsante della nostra economia, proponendo principalmente nomi di cittadini che hanno dato lustro al mondo dell’impresa, dell’artigianato e del mondo produttivo”.

Poi un ricordo personale: “Il primo stabilimento di produzione industriale nel 1972 presso la Zona PIP fu creato da mio nonno Luigi Galiano. Chi ci ha preceduto in 44 anni ha lasciato che da allora l’intera zona rimanesse senza i nomi delle strade, e oggi poniamo fine a questa incredibile mancanza. Resta l’amaro – conclude Galiano – per la mancata partecipazione delle opposizioni. Avremmo potuto fare tutto con un provvedimento di giunta, invece ho cercato in ogni modo di dare vita a una delibera che coinvolgesse tutti, senza distinzioni. Abbiamo trattato la questione in Commissione più e più volte, abbiamo chiesto ai partiti di proporre nomi, abbiamo rinnovato l’invito in Consiglio a partecipare a questa volta storica. Ma hanno preferito abbandonare l’aula. Peccato”.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*