BRINDISI- Strappati i manifesti del “si”. In diverse parti della città sono stati danneggiati i manifesti affissi sugli appositi spazi elettorali i manifesti a favore del “si” per il referendum costituzionali.
Il «Comitato BrindiSi può» condanna quello che definisce un modo vigliacco di esprimere il proprio dissenso. “E, se vogliamo- si legge in un comunicato del Comitato-anche un modo singolare di infangare la libertà di pensiero garantita dalla stessa Costituzione, messo in atto da chi cerca così maldestramente di sottrarla alla riforma. In questi mesi abbiamo assistito a una escalation dei toni, tra invenzioni strumentali e tentativi propagandistici di svuotare o falsificare il merito della riforma, ora siamo arrivati allo stadio più estremo, la deriva dell’inciviltà.”
I responsabili del comitato domani si recheranno in questura per sporgere denuncia.
“La peggiore invettiva antidemocratica – afferma Rosi Barretta, responsabili BrindiSipuò – che, tengo a ricordare, configura un reato penalmente perseguibile che nella giornata di domani denunceremo alle autorità competenti. Ammetto le sfumature accese nel dibattito, che tuttavia non devono mai tracimare nella barbarie del linguaggio e dei comportamenti. Noi abbiamo incentrato tutta la campagna elettorale sull’informazione e sul rispetto delle tesi opposte. Abbiamo anche organizzato un incontro invitando un esperto sostenitore delle ragioni avverse alla riforma: il bello della democrazia è proprio questo. Si può essere fortemente appassionati a idee contrapposte, ma ciò che non deve mai mancare è lo spirito del dialogo e del confronto. In queste settimane abbiamo promosso diverse iniziative che si sono svolte con la massima serenità. Dispiace perché si tratta di atti stupidi che non danneggiano la forza delle nostre idee ma sono semplicemente lo sfogo di frustrazioni personali.”
BrindisiOggi
Mentre leggevo l’ultimo capoverso dell’articolo avevo una visione: i padri costituenti , avvolti in candide vesti e con un ramoscello d’ulivo nella mano ( simbolo di pace e di bontà) camminavano su un sentiero di luce e di splendore. Alla sommità della via luminosa , tra due folle di angeli cherubini e serafini, vi era un immenso trono su cui sedeva una donna dalla rifulgente bellezza: ella era la Costituzione!!! E mentre il corteo dei grandi saggi, dei probi viri, dei salvatori della patria, si fondeva in un tutt’uno con la sfolgorante luminosità della divina donna, schiere di difensori della Costituzione intonavano l’inno della patria! Oh che visione meravigliosa!! Quasi quella dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo…….