Supereroi cupi e tenebrosi per gli amanti di Arrow

( La rubrica  “40 Minuti”) – Se siete amanti dei supereroi un po’ cupi e tenebrosi e vi piacciono le serie d’azione ma con qualche implicazione sentimentale, sicuramente questa serie fa proprio al caso vostro. Arrow è una serie tv americana creata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg basata sul supereroe Freccia Verde, protagonista di una serie di fumetti della DC Comics.

Trama – “Il mio nome è Oliver Queen. Per cinque anni sono rimasto bloccato su un’isola con un solo obiettivo: sopravvivere. Ora esaudirò i desideri di mio padre in punto di morte: userò la lista di nomi che mi ha lasciato e colpirò tutti quelli che stanno avvelenando la mia città. Per fare questo devo diventare qualcun altro, devo diventare qualcos’altro.” Questa frase che Oliver Queen (Arrow) ripete in ogni puntata è il perfetto riassunto di cosa ha portato un ricco figlio di papà molto immaturo e irresponsabile a diventare un uomo cupo e dai sani principi (più o meno). Tutti erano convinti che la notizia del naufragio dello yacht dei Queen significasse la morte sia del padre di Oliver che dello stesso. Dopo cinque anni, però, Oliver torna a Starling City, nella sua città. Ciò che ha dovuto imparare laggiù lo ha cambiato radicalmente e i continui flashback sveleranno in modo graduale come Oliver sia entrato in possesso delle sue doti di arciere e del perché è così convinto di dover ripulire la sua città dal male che la sommerge. A lui si uniranno John Diggle e Felicity Smoak.

L’eroe umano  – L’eroe descritto in questa serie non è proprio quello a cui siamo abituati. La storia è sempre la stessa: evento traumatico nella vita del “futuro eroe” che lo porta inevitabilmente a prendersi cura della propria città cercando di agire nel nome della giustizia (senza avere lo scettro lunare purtroppo). In questo specifico caso l’evento traumatico c’è stato, ma vanno aggiunti i cinque anni di tortura che Oliver ha dovuto subire sull’isola e ciò di cui è venuto a conoscenza circa la sua famiglia, una volta rimesso piede a Starling City. Tutto questo ha fatto di Oliver un eroe vendicativo, che non ha come scopo quello di catturare i cattivi e spedirli avvolti da una bella ragnatela alla polizia, ma quello di uccidere tutti i nomi presenti sulla lista consegnatagli da suo padre. Arrow nella prima stagione, seppur si prende la briga di uccidere criminali e malfattori, è comunque classificabile come assassino. Ciò che vi posso anticipare è che nel corso delle stagioni vedremo un Oliver che tenta di scacciare i fantasmi del passato, tormentandosi fin troppo, per offrire un aiuto concreto e legale alla sua amata città. Ovviamente non esiste un vero eroe senza la sua fantastica squadra d’azione e nel corso delle stagioni diversi saranno i personaggi che si uniranno alla causa di Arrow.

Crossover – Questa serie tv ha il merito di contenere un crossover che all’inizio era apparso a tutti molto originale, perché implicava solo un’altra serie The Flash, ma ad oggi la situazione “puntate incrociate” (detto in modo più spicciolo) a parer mio è un po’ sfuggita di mano. La puntata crossover implica che lo spettatore debba non solo aver visto anche l’altra serie con la quale si è deciso di incrociare la storia, ma che la si stia vedendo di pari passo. Assurdo!! Trovo davvero troppo obbligare lo spettatore a vedere due serie contemporaneamente, perché altrimenti si rischia di non comprendere a pieno la puntata crossover nella quale, molte volte, succedono cose pazzesche o super rivelazioni. Personalmente fino a quando erano coinvolti solo Arrow e The Flash io sono stata capace di seguire le due serie in contemporanea e gustarmi le puntate crossover appieno, ma quando hanno voluto unire anche Supergirl e Legend of Tomorrow hanno davvero esagerato. Sono consapevole però che molti sono impazziti per questa esperienza extralarge, soprattutto i fan più accaniti, ma per me è stato un po’ troppo pretendere di seguire quattro serie nello stesso momento e vedere una puntata (della durata di un film) divisa in quattro. Questa è una cosa così folle che o la si ama o la si odia!

Rassegna – Arrow è senza dubbio una serie piacevole e coinvolgente anche perché usa un espediente quasi sempre infallibile: il flashback. Le prime cinque stagioni raccontano, attraverso i ricordi di Oliver, gli anni vissuti sull’isola, ciò che ha dovuto affrontare, le persone con le quali si è alleato e quelli che invece sono diventati i suoi nemici. Nella sesta stagione invece manca questo escamotage ed effettivamente è molto calante e deludente se paragonata alle precedenti. Nella settima invece mettono in campo qualcosa di diverso: flash forward, anche questa è risultata una mossa vincente. Arrow non è solo una serie di azione, ma i tasti toccati sono tanti: l’amicizia, il sentimento, il sacrificio, l’onore e le debolezze. Non mancano gli intrecci sentimentali. È una serie ricca che sta giungendo alla sua ultima stagione e, sempre con l’ansia nel cuore dopo Il Trono di Spade, mi auguro che gli autori si mettano una mano sulla coscienza e che non disseminino corpi di eroi nel finale o quanto meno che lo facciano per una giusta causa.

Alberta Esposito

Da vedere? – Sì, se siete appassionati ai supereroi.

Voto complessivo – 7.

Scheda informativa

Genere: azione, avventura, drammatico.

Stagioni: 8

  • 1° Stagione (2013) 23 puntate da 43 minuti.
  • 2° Stagione (2014) 23 puntate da 43 minuti.
  • 3° Stagione (2015) 23 puntate da 43 minuti.
  • 4° Stagione (2016)      23 puntate da 43 minuti.
  • 5° Stagione (2017) 23 puntate da 43 minuti.
  • 6° Stagione (2018) 23 puntate da 43 minuti.
  • 7° Stagione (2019) 22 puntate da 43 minuti.
  • 8° Stagione (2020) 10 puntate da 43 minuti.

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