
BRINDISI- Oltre dodici ore su una barella, 72 anni cardiopatico e nessun posto letto per il ricovero. E’ una storia di ordinaria follia e accade ancora una volta all’ospedale Perrino di Brindisi dove trovare un posto letto per il ricovero, anche nei casi più gravi, è diventato un miraggio. La denuncia arriva dalla figlia del signor Michele Santorsola , 72 anni di Brindisi, con gravi problemi di diabete, cardiopatico, sovrappeso e impossibilitato a deambulare. La figlia Annarita ci racconta di aver accompagnato il padre , nel primo pomeriggio di ieri in ospedale: “Erano le 14 quando siamo arrivati in pronto soccorso. Mio padre stava male, aveva forti dolori alle gambe. E’ diabetico e cardiopatico. Siamo rimasti sino alle 21 ad aspettare che lo visitassero. A mezzanotte ci hanno detto che dovevano ricoverarlo ma che posti letto nei reparti del Perrino non ce ne erano. Alle tre della notte lo hanno trasferito a San Pietro Vernotico”.
Annarita non ha potuto far nulla, quando a mezzanotte le hanno detto che dovevano trasferirlo hanno atteso sino alle tre quell’unica autoambulanza, impegnata in un altro trasferimento, che lo portasse a destinazione.
“Quando siamo arrivati a San Pietro, i medici dell’ospedale ci hanno detto: signora lo sa che qui non abbiamo nulla. Se suo padre si sente male, ha un attacco di cuore, qui non abbiamo la rianimazione- racconta Annarita- assurdo, che cosa potevo fare. Senza contare che io sono sola ad accudirlo e ho anche una bimba piccola. Ci hanno messi con le spalle al muro”.
Ma questa è solo una delle tante storie in cui ci si può imbattere nel pronto soccorso dell’ospedale Perrino. Congestionato, sotto organico, a pagarne le spese sono soprattutto i pazienti.
“Capisco che il personale sia sotto pressione, che non ci sono abbastanza medici e infermieri, capisco anche che ci sono giornate in cui il pronto soccorso scoppia- dice Annarita- ma restare ore , ore abbandonati su di una barella senza nessuno che ti venga a chiedere se hai bisogno di qualcosa , a volte è anche una questione di umanità.
A me è capitato personalmente. Mi hanno trasferito a taranto. Vi ho detto tutto.
i Dottori ci sono è anche posti letti , ma per quelli che vanno a pagamento , non c’è controllo di niente , ci giocano con la vita dei bisognosi , Vergogna
Idem a me x mia Madre…Una dott o che si crede tale…:Non facciamo Beneficenza!dalle 18:45 alle 4:00 del mattino x dire andate a casa.