Macina (5Stelle): “Sull’altare di Tap si sacrifica anche il porto di Brindisi davanti al silenzio della politica”

BRINDISI – “E sull’altare di TAP si sacrifica anche il porto di Brindisi. E infatti, l’aver concesso in favore della Peyrani l’uso di una vasta area della Costa Morena Est, per lo stoccaggio delle tubazioni utili alla realizzazione del progetto TAP, non può non essere visto come un chiaro segnale di “accondiscendenza” al progetto tanto avversato dai cittadini ignorati da una politica sorda”. Lo afferma Anna Macina candida alla Camera del movimento 5Stelle.  “Tap, una delle grandi opere inutili- scrive la candidata – sta già danneggiando il porto di Brindisi perché lo priva di un’area (su cui recentemente sono stati investiti svariati milioni di euro di soldi pubblici) che andrebbe invece  utilizzata per rilanciare il porto di Brindisi,  per attività legate alla logistica intercettando traffici marittimi e non certamente come sito di stoccaggio per Tap, peraltro, ad un canone annuo non adeguato. Non può stupire il comportamento silente sul punto, posto che la volontà politica che ha portato alla nomina del presidente della autorità portuale di Brindisi è chiaramente e dichiaratamente a favore di TAP. Nemmeno la Regione Puglia, in persona del suo Presidente, può dirsi contraria, posto che la proposta (frutto di becero bottocerchisimo…sempre valido in campagna elettorale) di spostare l’approdo di TAP da Melendugno a Brindisi è finanche irrealizzabile”
La grillina punta il dito anche contro il centrodestra” che per bocca dell’incandidabile e ineleggibile Berlusconi, propone -anche lui come il presidente Emiliano- di spostare l’approdo del TAP. Ancora Brindisi? I cittadini di Brindisi non devono essere più considerati di serie B, cittadini sul cui territorio può arrivare di tutto! Brindisi non deve più essere la cenerentola di Puglia. Ha bisogno di tutele”.
BrindisiOggi

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