Dopo il degrado e i vandali torna a risplendere il Giardino di Melissa, Marchionna: “Per noi un luogo sacro contro la violenza”

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BRINDISI  Dopo il degrado e i vandali finalmente torna a risplendere il Giardino di Melissa, l’area intitolata a Melissa Bassi la giovane studentessa morta durante l’attentato alla scuola Morvillo Falcone.  Torna fruibile proprio nel giorno in cui viene cointitolato a Melissa Bassi l’Istituto professionale per i servizi sociali.
Prima della cerimonia di cointitolazione della scuola a Melissa, infatti, alla presenza del vicepresidente della
Commissione parlamentare antimafia, on. Mauro D’Attis, e delle autorità civili, militari e religiose della Provincia
e dei genitori della giovane studentessa mesagnese, Massimo e Rita Bassi, sono state presentate le opere di
ripristino di queste bene comune, progetto realizzato grazie a un accordo tra il Comune di Brindisi e
un’associazione di categoria, nello specifico l’Associazione nazionale costruttori edili-Ance.
«Come già riferito nei giorni scorsi – ha detto il sindaco Giuseppe Marchionna – questo giardino
rappresenta un luogo sacro, perché è il ricordo di una vicenda che mai nessuno dimenticherà. È un simbolo di
bellezza e – ha aggiunto – vorrei ribadire che, tante volte questo bene comune sarà vandalizzato, ora ci sono
anche le telecamere e quindi credo che sarà più difficile, e altrettante volte la città lo riproporrà nella sua
bellezza».
Invitato quindi ad intervenire nella cerimonia di cointitolazione della scuola, il sindaco Marchionna ha fatto
riferimento al significato di tutto l’evento, quale evidente risposta della società contro ogni di violenza ed ha
nuovamente ripetuto: «che nessuno si azzardi a vandalizzare di nuovo questa struttura, perché per noi è sacra e
rappresenta il ricordo di una vittima assolutamente innocente di una violenza folle e assolutamente
incomprensibile».
Quindi ha affermato: «Questo è il dolore che accomuna due città, Brindisi e Mesagne, di cui Melissa era cittadina,
ma è un dolore che ci deve spingere quotidianamente, come fa la preside Esposito, a ricordare e soprattutto a
sostenere questo ricordo in virtù della battaglia che quotidianamente – ha concluso Marchionna – noi dobbiamo
affrontare per l’affermazione della legalità, della cittadinanza attiva e responsabile, della capacità di ogni cittadino
di contribuire alla convivenza civile di questa città e di tutto il territorio che vi circonda».

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