Faccia a faccia con Amati: “Vi spiego cosa ho fatto in questi anni alla Regione”

Fabiano Amati

BRINDISI- Prima assessore regionale alle Opere Pubbliche con delega alla Protezione civile poi consigliere regionale, ora ci riprova a ritornare nell’assise di via Capruzzi, Fabiano Amati 46 anni di Fasano,  scende in campo nella lista del Pd a sostegno di Michele Emiliano. Chiedetemi che cosa ho fatto in questi anni in Regione- dice ai giornalisti- durante la sua conferenza stampa di presentazione alla candidatura. Noi  di BrindisiOggi vogliamo chiedergli qualcosa in più.

Cosa risponde a chi afferma che in questi anni si è visto poco sul territorio brindisino, almeno in queste parti del capoluogo?

 Se essere presente intendete che doveva partecipare alle congiure di partito e occupare così  il mio tempo allora sono un disertore. Ma sulle cose fatte per questa provincia mi ritengo il più presente di tutti.

Quale sarebbe stato il suo apporto per questo territorio. Cosa ha fatto di concreto?

Innanzitutto ho proposto il finanziamento per il Centro grandi ustionati dell’ospedale Perrino,  è grazie al mio impegno e che i lavori  oggi sono in appalto. Poi i lavori di risanamento idrico-fognario dove la provincia di Brindisi prende una parte importante di un milione e mezzo di euro del Piano d’ambito. Da non sottovalutare la sostituzione nella città di Brindisi di tutti i contatori dell’acqua. Lo stanziamento dei fondi per il dissesto idrogeologico. La bonifica di Sbitri sul litorale nord di Brindisi. Il finanziamento della Protezione civile nei comuni. Il programma Strade facendo, con l’efficiendamento e la messa in sicurezza delle ex strada Anas. Queste le opere più importanti poi ci sono tanti altri piccoli interventi. Ritenete non merito di ritornare a rappresentare questo territorio?

Ritiene di essere l’espressione democristiana del Partito democratico? Cosa gli è rimasto della sua estrazione della Margherita?

Della Margherita porto con me il carattere riformista di quel progetto. Io sto bene nel Pd a condizione che resti a fare il partito delle riforme.

Brindisi è stata trascurata dalla politica regionale degli ultimi anni. La Fondazione del teatro Verdi non rientra tra quelle sovvenzionate dalla Regione, così come l’Università.

La cultura è un’attività d’impresa. Ci vuole competitività per superare la concorrenza  e serve un management all’altezza. Carmelo Grassi direttore artistico del Verdi è la persona giusta per fare questo ma bisogna lasciarlo fare, bisogna dargli spazio. Così si può competere con le altre realtà.

La Regione non ha ancora affrontato le conseguenze della legge Delrio , i lavoratori della Provincia non conoscono il loro futuro. A rischio chiusura Biblioteca e museo provinciale.

La Regione deve assumere delle responsabilità, la prossima legislatura dovrà affrontare questo impegno. C’è un disegno di legge pendente che deve essere approvato. Ovviamente non se ne parla di chiudere biblioteca e museo. Potrà essere rivista l’organizzazione,  ma il servizio deve restare.

Lucia Portolano

 

 

 

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