MESAGNE – Da 32 giorni non raccolgono i rifiuti, “Pago le tasse, merito il servizio come gli altri”.
Da oltre un mese non passano a raccogliere i rifiuti in campagna, un cittadino mesagnese ha così scritto alla nostra redazione per segnalare questo grave disagio che sta vivendo, quasi inascoltato.
“Sono 32 giorni che il servizio di raccolta rifiuti non passa nella mia campagna – scrive Cosimo Laporta – e devo dire che sono stanco di questa situazione. Ho chiamato più volte sia alla piattaforma sia al numero verde dell’azienda per segnalare questa situazione, ma dopo un’iniziale risposta positiva, si sono dimenticati di venire a prendere i rifiuti.”
La zona incriminata, dalla quale non passerebbero a raccogliere i rifiuti è nei pressi del Castello Acquaro, sulla strada che conduce da Mesagne ad Apani.
“Effettuo come accade in tutta la città la raccolta differenziata, per cui preparo i rifiuti come da calendario – spiega Laporta – Riutilizzo l’umido come concime naturale, ed è la mia salvezza e quella di chi abita in zona: con questi caldi non oso immaginare che odore nauseabondo si sarebbe sprigionato dai sacchetti”.
Per tanto tempo il signor Laporta si è occupato in prima persona del deposito, presso la piattaforma ecologica, dei rifiuti. “Poi mi sono chiesto: perché lo devo fare io, dato che pago la tassa sui rifiuti, e anche molto salata? Possibile che io debba essere considerato come un cittadino di serie B?” Comincia a essere stanco di dover pulire dove i randagi rompono i sacchetti in cerca di qualcosa da mangiare, ma è una questione di principio la sua. “Pago, devo avere il servizio commisurato al pagamento”.
Da qualche giorno, Laporta ha cominciato a postare sulla rete una serie di scatti dei sacchetti di immondizia, differenziata, che rimangono sino a sera senza che gli operatori ecologici vadano a raccoglierli. Cambia i sacchetti per il turno di raccolta del giorno successivo, come da calendario, speranzoso che vengano portati via.
Agnese Poci
Commenta per primo