
BRINDISI- Ampliamento del palazzetto, ad una settima di distanza dalla conferenza del numero uno di Contrada Masseriola, Marino, nulla è cambiato. Contattato telefonicamente, il presidente del sodalizio Brindisino ha confermato che, a tutt’oggi, la New Basket non è stata convocata a Palazzo di Città. “Al termine della conferenza stampa – ha dichiarato – abbiamo inviato al Comune di Brindisi la richiesta ufficiale per l’apertura di un tavolo di trattative. Attendiamo, ancora, risposte in merito”.
Sulla questione era intervenuta tempestivamente la sindaca Angela Carluccio che, a mezzo stampa, aveva rinnovato sia l’impegno di mantenere la squadra di basket ai massimi livelli garantendo l’ampliamento del palasport sia la disponibilità di un incontro con i vertici della New Basket. Tutti aspettano, tutti si aspettano, ma il tempo passa. E di tempo ne è rimasto davvero poco.
Entro il 30 giugno, la Società brindisina dovrà iscrivere la squadra al prossimo campionato e in Contrada Masseriola si lavora incessantemente su questa priorità a prescindere dai tasselli, al momento, mancanti: palasport e main sponsor. Sì, perché a Brindisi il basket non morirà anche senza un nuovo palazzetto. Questo è il patto d’onore siglato dai soci del sodalizio biancoazzurro sette giorni fa, che prevede un “piano B”, qualora le due richieste rimanessero disattese.
Con il main sponsor si dialoga ancora. Il contratto con il colosso energetico, in scadenza il mese prossimo, dovrà essere rivisitato per scongiurare gli errori del recente passato. Di sicuro c’è l’obbligo da parte della Direzione di Enel di ridurre del 50% la sponsorizzazione a livello nazionale a causa dell’austerità che non ha risparmiato neanche una società capace di chiudere il bilancio del 2016 con 1.3% in più rispetto al 2015. Sull’argomento, si era espresso positivamente il vicepresidente Pino Marinò: “Non credo ci sia nessuna possibilità di disconoscere quanto costruito in questi anni. Abbiamo bisogno, però, di sapere quale progetto Enel vorrà condividere con noi”.
Il timing richiesto dalla New Basket sta per scadere ed è necessario che, al più presto, le parti s’incontrino fisicamente attorno ad un tavolo per salvaguardare il basket a Brindisi, non a mezzo stampa ma con soluzioni concrete. Una cultura che non appartiene solo alla Società brindisina ma alla città intera che, nonostante i tanti problemi, può vantare un’eccellenza a livello nazionale.
Lilly Mazzone
Se l’Enel riduce ancora del 50% e meglio di trovare altri partner.