“Benvenuti in casa Esposito”, al Verdi è di scena la comicità

BRINDISI- Il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi apre la stagione 2025-26 con una delle commedie più amate degli ultimi anni: “Benvenuti in Casa Esposito, in scena martedì 25 novembre con sipario alle ore 20.30. Protagonista Giovanni Esposito, interprete capace di trasformare la goffaggine di Tonino Esposito in un ritratto umano ricco di sfumature, sospeso tra comicità e tenerezza. Accanto a lui un cast di attori che rappresenta una delle migliori espressioni del teatro napoletano contemporaneo.

I biglietti sono disponibili online su rebrand.ly/CasaEsposito e al botteghino del Teatro, aperto dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 17.30 alle 19.30; il giorno dello spettacolo dalle 11 alle 13 e dalle 19 alle 20.30. Info T. 0831 562 554 e botteghino@nuovoteatroverdi.com.

La porta in scena l’anima più autentica della risata partenopea, grazie alla regia leggera e visionaria di Alessandro Siani e a un protagonista d’eccezione come Giovanni Esposito. Il testo, tratto dall’omonimo romanzo di Pino Imperatore e adattato per il palcoscenico dallo stesso autore insieme a Paolo Caiazzo e a Siani, corre con abilità sul filo sottile che separa il comico dal grottesco, prendendo di mira – con sagacia e ironia – gli stereotipi legati alla camorra. La storia ruota attorno a Tonino Esposito, figlio imbranato di un boss e aspirante delinquente che tuttavia, nella malavita, non riesce proprio a trovare il proprio posto. E questa sua inettitudine diventa il motore di una narrazione esilarante. Il filo comico non sacrifica la struttura drammaturgica e disegna immagini che restano impresse: il fantasma paterno che ritorna come una presenza simbolica, la figlia che assume quasi il ruolo di “coscienza” del protagonista, le situazioni familiari sospese tra farsa e intimità. Ne nasce una pièce viva che alterna risate sonore a momenti più delicati e riflessivi. La comicità diventa così un modo per smontare il mito criminale schernendone i codici e mostrandone tutte le fragilità. Tonino, inetto e incapace di essere un criminale, si scopre uomo proprio attraverso i suoi fallimenti: è la sua grossolanità a riportarlo alla realtà. Lo spettacolo sceglie di deridere la camorra per svuotarla di ogni seduzione possibile, senza mai ricorrere a toni moralistici.

Al centro della scena un interprete che regge l’intero impianto narrativo: Giovanni Esposito. Il suo Tonino rischiava di scivolare nella caricatura, invece respira di umanità. È impacciato, buffo, disarmante, ma prima di tutto autentico. Senza mai eccedere nei toni, Esposito restituisce dignità a un personaggio fragile e smarrito. Attorno a lui si muove un cast affiatato: Susy Del Giudice dà forza e concretezza al ruolo della moglie, Nunzia Schiano diverte nei panni di una suocera sagace e verace, Salvatore Misticone e Gennaro Silvestro incarnano due volti opposti della Napoli criminale, tra ironia affilata e una minaccia che finisce per svuotarsi da sola. Carmen Pommella, Giampiero Schiano e la giovane Aurora Benitozzi completano il quadro con precisione e misura. Lo spettacolo ondeggia tra comico e tragico raccontando la camorra senza indulgere e mettendone in luce il verso più grottesco e paradossale. La figura del Capitano spagnolo, fantasma che affiora come una coscienza esterna, aggiunge un tono surreale che evidenzia l’evoluzione del protagonista e amplifica i contrasti narrativi.

La messinscena alterna ritmo brillante, comicità esplosiva e momenti più intimi, da cui emerge la consapevolezza che la risata può diventare un potente strumento di lucidità. La Napoli che appare in scena è un luogo complesso, permeato da contraddizioni e vitalità, capace di fare da specchio a una storia tanto popolare quanto universale. “Benvenuti in Casa Esposito” è una commedia che diverte e declina il peso delle scelte personali attraverso un linguaggio immediato e una scrittura ricca di umanità. La première al Verdi segna così l’apertura di una stagione che unisce qualità, attenzione al presente e grandi interpreti, con una proposta pensata per parlare a tutto il pubblico.

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