Elezioni provinciali: ciascuno presenterà la propria lista, Argese: “Sino alla fine tutto è possibile”

BRINDISI- Alla fine ciascuno presenterà la sua lista. Gli accordi poi si faranno dopo,  successivamente al 22 settembre, termine ultimo per consegnare i nomi dei 12 candidati futuri consiglieri provinciali. A rompere le uova nel paniere a Pd e Forza Italia, che avevano già raggiunto un accordo, al primo il presidente, al secondo il vice, ci ha pensato Ncd che ha i numeri per essere in questa pseudo elezione ago della bilancia. Il partito di Ferrarese avrebbe voluto un’unica lista rappresentativa di tutte le forze politiche. Un patto tra amministratori  per vedere eletti i consiglieri secondo la rappresentanza nei vari Comuni. Ma alla fine nessuno si è messo d’accordo. Scalpitava anche Fratelli d’Italia, critico sin da subito dopo la notizia diffusa dai democratici e dagli azzurri del patto stilato tra i due. Saccomanno leader nella provincia del partito di Giorgia Meloni puntava il dito contro Forza Italia che avrebbe bloccato la realizzazione di un progetto di centrodestra.

Trascorse due settimane i giochi sono cambiati. Il primo ad annunciare una lista propria è stato il Nuovo centrodestra, ed oggi lo ribadisce anche il coordinatore provinciale Ciro Argese che ha ottenuto dal coordinatore regionale per il Salento Massimo Ferrarese delega piena per la presentazione della lista. “Noi presentiamo i nostri 12 candidati entro il 22 settembre- spiega Argese- dopo valuteremo l’accordo politico per la scelta del presidente della Provincia. I nostri voti sono determinanti per entrambi i candidati”.

Candidati a presidente, si fa per dire, perché non si tratta di una vera e propria candidatura, ma di un accordo tra le parti, sono Maurizio Bruno sindaco di Francavilla Fontana del Partito democratico, e Gianfranco Coppola sindaco azzurro di Ostuni. La coerenza politica  vedrebbe Ncd schierato con Bruno, visto che in molti Comuni Ncd è alleato del Pd, compreso al governo nazionale. Ma Argese non dà nulla per scontato: “Tutto è possibili sino alla fine”. D’altronde in casa di Alfano vi è una discussione accesa sulle alleanze in vista delle regionali.

Insomma ciascuna adotta le proprie strategie, per un’elezione del tutto anomala, per una Provincia che non ha più soldi  e che resterà in piedi per altri due anni.

Lu.Po.

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