Finale under 18 basket, la Procura federale apre un’indagine, le squadre avrebbero giocato per perdere

BRINDISI- Anche lo sport può avere un lato oscuro, difficile da interpretare quando si guarda una partita e si ha l’impressione che le squadre in campo facciano di tutto per perdere piuttosto che per vincere. E’ il dubbio che ha indotto l’arbitro della gara della finale della Final Four del campionato regionale under 18 di Eccellenza, costretto a sospendere la partita proprio per il comportamento ambiguo delle squadre in campo: l’Aurora Brindisi e la Valle D’Itria BK Martina.  Pare infatti che il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro si sia rivolto alla Procura federale per avviare un’indagine al fine di accertarsi di eventuali violazioni al regolamento avvenute durante la finale della Final Four del campionato regionale under 18 di Eccellenza. Le squadre protagoniste della  discussa questione sono l’Aurora Brindisi e la Valle d’Itria BK Martina che, già qualificate ai gironi Interregionali, avrebbero  disputato la loro partita, così racconterebbero le immagini, con l’intento di perdere per accedere a un girone ritenuto più semplice oltre che logisticamente più vicino: i vincitori avrebbero infatti dovuto partecipare all’Interzona in Toscana, gli sconfitti in Basilicata-Lazio. L’arbitro, a un certo punto, è stato costretto a sospendere il match per grave condotta antisportiva, ponendo fine a una farsa che,  se fosse confermata dall’indagine federale, uccide i valori dello sport. La Procura  ora potrebbe fare chiarezza molto presto con pesanti sanzioni.

Le colpe di questo scempio, se è vero quanto è accaduto, andrebbero  da attribuirsi prima alle società  e poi ai giovani atleti. Quanto successo ha, però, diviso l’opinione pubblica: c’è chi denuncia gravemente l’accaduto sperando in punizioni esemplari per i colpevoli ma c’è anche chi, proponendo di revisionare la formula dei raggruppamenti per l’Interzona, prova a “immedesimarsi” nelle società costrette a sborsare grosse cifre per trasferte così lontane. Resta comunque inaccettabile il pensiero di poter  giocare una partita con il desiderio di uscire sconfitti.

Antonio Solazzo