
BRINDISI- “Un altro modello di sviluppo” è l’obiettivo del Comitato per una Brindisi vivibile e turistica che ha organizzato per domani, mercoledì 21 Febbraio , alle ore 18,30 presso la sede messa a disposizione dal Cobas in via Appia 64 le associazioni che si sono interessate da tempo alla fruizione del Castello Svevo e del Castello Alfonsino per scopi turistici e culturali .
“Lo scopo di questa riunione è quello di costruire un fronte largo e condiviso per cercare di realizzare quello che abbiamo sostenuto ai tempi della lotta al rigassificatore- dicono- Un altro modello di sviluppo è possibile”.
Il Comitato per una Brindisi vivibile e turistica intanto ha appreso dalla stampa la risposta del responsabile ufficio pubblica informazione della Brigata San Marco, Tenente di Vascello Angelo Longobardo, in merito alla richiesta di apertura del Castello Svevo alle visite giornaliere con orari definiti. Si legge che il Castello Svevo è sede operativa del Comando della Brigata San Marco, per ragioni di sicurezza non può essere aperto al pubblico senza una preventiva autorizzazione scritta e senza conoscere le generalità di chi viene a visitare il maniero.
Si legge che il Castello Svevo è sede operativa del Comando della Brigata San Marco, viene quindi ovvio chiedersi perché un bene monumentale, un bene che deve essere di tutti debba essere utilizzato in maniera esclusiva o quasi per farne degli uffici.
“Pur comprendendo le necessità operative della Brigata San Marco ci si chiede se all’interno dell’area Arsenale di Brindisi dove sono ubicati tanti edifici, non ve ne sia uno adatto per farne degli uffici- dice il Comitato- Chi svolge attività di accoglienza turistica dovrebbe dire ai tanti italiani e stranieri che chiedono di poterlo visitare che non si può perché è destinato ad uso esclusivo per uffici, tranne una lunga trafila burocratica e per poterne visitare solo una parte? Come già scritto nel precedente comunicato, si comprendono le necessità dell’area, ma allo stesso tempo si dovrebbe comprendere che anche la città ha delle necessità e si possono trovare delle soluzioni per il bene di tutti. Altrimenti ci si chiede a cosa serve fare un video e postarlo sulla propria pagina Facebook se poi il castello non è fruibile tranne prenotazioni e trafile varie”.
Non solo : “per quanto riguarda la richiesta, condivisa, di conoscere le generalità di chi visita il castello si potrebbe prevedere di richiedere un documento di riconoscimento all’ingresso dell’area militare, facendo anche gli opportuni controlli di sicurezza, con utilizzo di metal detector o utilizzando altre tecnologie- aggiungono- Si potrebbe anche creare un percorso prestabilito, “in sicurezza”, che dall’ingresso dell’area porti al castello e poi un percorso guidato all’interno dello stesso, il tutto per evitare che i visitatori possano entrare in aree non accessibili e “operative”. I visitatori sarebbero comunque accompagnati dai militari per tutta la durata della visita.
Con una adeguata programmazione, organizzazione e collaborazione tra la Marina Militare, il Comune di Brindisi e gli altri enti, ci possono essere le condizioni anche a Brindisi di rendere fruibile il Castello Svevo con orari definiti. Si potrebbe partire con alcune ore al mattino e al pomeriggio, in via sperimentale per vedere i risultati”.
Il Comitato ritiene quindi che se un percorso di condivisione, valorizzazione e fruizione è stato fatto a Taranto, si può fare anche a Brindisi pur con i dovuti accorgimenti.
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