MESAGNE- Nel pomeriggio di venerdì 14 novembre 2025, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del presunto autore di alcuni furti commessi presso attività commerciali della zona industriale di Mesagne. In dettaglio, a seguito delle attività d’indagine eseguite dagli investigatori del Commissariato di P.S. della cittadina messapica e coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi, lo scorso 14 novembre il G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi ha emesso, su conforme richiesta della Procura citata, nei confronti di un cittadino quarantasettenne di San Vito dei Normanni l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, perché è stato individuato, allo stato, quale autore di alcuni furti consumati tra luglio ed agosto 2025 in attività commerciali della periferia di Mesagne.
Ancora, nella giornata del 21 novembre 2025 gli Ufficiali di P.G. del Commissariato P.S. di Mesagne hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, nei confronti di un settantacinquenne, proveniente dalla provincia di Bari, ritenuto responsabile dei reati di violenza e tentata violenza sessuale commessi ai danni di due minorenni. L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica ed eseguita dai poliziotti del citato Commissariato di P.S. di Mesagne, è scaturita dall’intervento -la sera del 17 luglio 2025 a Mesagne durante la festa patronale- di alcuni agenti di una Volante del Commissariato che hanno raccolto le confidenze di due minorenni. Le ragazze, portatesi poi presso il Commissariato PS di Mesagne, e dopo essere state rassicurate, hanno raccontato di essere state molestate dal gestore di una rivendita di crepes risultata peraltro, allo stato, abusiva. Ed invero, sarebbe emerso che l’uomo, prima che le minorenni riuscissero ad allontanarsi, aveva volte tentato di costringerle a compiere atti sessuali, cercando di indurle ad allontanarsi in sua compagnia in una stradina adiacente. A tale scopo aveva mostrato alle giovani vittime le carte dei tarocchi che aveva, cercando di convincerle delle sue capacità di cartomante e sensitivo, che gli avrebbero permesso di procurare alle due malcapitate un maleficio nel caso in cui non avessero avuto un rapporto sessuale con lui.
Le indagini sono ancora in corso e la responsabilità penale di tutti i citati indagati potrà essere effettivamente provata solo all’esito dei processi a loro carico
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