
BRINDISI- Il Comune di Brindisi si aggiudica il finanziamento per la realizzazione di due biblioteche innovative. Si chiamano Community Library, ossia Biblioteche di Comunità, e nascono nell’ambito della “Strategia Smart In – Sostegno Memoria Arti Resilienza Territorio e Ingegno” un bando regionale che ha investito 120milioni di euro in cultura. Brindisi si è aggiudicata il finanziamento per la Biblioteca teste fiorite che nasce dalla collaborazione con la curia e la biblioteca arcivescovile De Leo, History Digital Library , che vede l’associazione Vola Alto, la Società Storia Patria e la collaborazione del Liceo Palumbo. La prima è una biblioteca ideata per i bambini ed è destinataria di 246mila euro, sarà collocata all’interno di palazzo Nervegna. La seconda, legata al turismo, la History Digital Library è destinataria di 336mila euro e si svilupperà nella sala conferenze della Casa del Turista.
La History Digital Library , ideata dall’associazione Vola Alto, la Società Storia Patria con la collaborazione del Liceo Palumbo nasce per promuovere la storia della Puglia e in particolare del territorio brindisino.
“Siamo partiti da una riflessione, ci risulta che l’Italia è il paese dove si organizzano più manifestazioni per la presentazione dei libri ma è anche il paese dove si legge di meno. Evidentemente c’è qualcosa da cambiare. Proprio l’esperienza che abbiamo fatto con “Inchiostri” ci ha spinto a cercare delle strade nuove per avvicinare chi scrive a chi legge- ha spiegato il professor Giacomo Carito di Società Storia Patria – Per questo avevamo bisogno di un supporto che poteva darci solo l’istituto Ettore Palumbo. L’istituto ha tre indirizzi socioeconomico, scienze umane e linguistico, che potranno essere utili in fase di star up. Oltre questo l’istituto ha una delle più grandi biblioteche scolastiche, circa 8mila volumi. Quindi unendo la biblioteca del Palumbo a quella della Società Storia Patria che è un biblioteca a associazione attiva dal 1935 si ottiene una biblioteca di dimensioni notevoli ma anche specializzata” .
Tutto il progetto si fonda, sulla digitalizzazione dei libri, in particolare l’intera collezione dei codici diplomatici della Puglia, è una collezione enorme che raccoglie tutti gli atti dei Comuni della Puglia, Comune per Comune per tutto il periodo medievale e del rinascimento. Quindi attraverso la digitalizzazione questi documenti potranno entrare nel circuito culturale europeo e incentivare gli studi sulla Puglia e creare turismo culturale .
“La biblioteca quindi non servirà soltanto alla città di Brindisi e verrà incontro anche alle forme nuove di turismo lento che vuole entrare in dialogo con le pietre, di per se le pietre non parlano ma possono raccontarci se le sappiamo interrogare, possiamo scoprire la storia della persone che quelle pietre hanno vissuto- ha consluso Carito- L’idea è questa fare entrare le pietre nella storia di ciascun cittadino, in maniera tale che ciascuno a questo punto le difenda senza che ci sia un carabiniere pronto a farlo”.
La Biblioteca Teste fiorite invece si rivolge ai più piccoli: “Abbiamo pensato ad una biblioteca per bambini da 4 a 13 anni con un percorso completamente diverso che si faccia sia sulle fonti storiche, già tutte digitalizzate, oltre a fare un percorso di educazione civica , educazione alla tolleranza e all’integrazione- ha spiegato la direttrice Katiuscia Di Rocco- La biblioteca De Leo da due anni ha un fondo sulla Mafia. La De Leo metterà a disposizione 300 libri per l’infanzia che saranno portati a Palazzo Nervegna oltre all’acquisto di titoli specifici sul bullismo, sul gender, sulle adozioni, sull’educazione sessuale e sull’educazione politica, testi che sono stati sottoposti a censura da vari Comuni. L’intento non è quello che i bambini leggano i libri ma la formula è : dimmi e dimentico, mostrami e ricordo, coinvolgimi e imparo. I bambini elaboreranno delle storie attraverso delle stories telling, saranno accompagnati alla cultura, ci sarà un virtual tour romano all’interno , un video game sulla storia di Brindisi nel 600 e che sarà costruita dai bambini attraverso le fonti originali storiche . Ci saranno degli ologrammi dei personaggi che raccontano la storia di Brindisi ma non personaggi noti ma personaggi inediti scovati nelle fonti. Saranno raccontate storie realmente esistite ma completamente inedite sia attraverso il digitale sia attraverso i racconti. I bambini dovranno arrivare ad avere uno spirito critico. L’intento è quello di crescere bambini che abbiano una coscienza morale , una coscienza di tolleranza. Abbiamo messo nel progetto anche tutte le diverse comunità che ci sono a Brindisi che vengano a raccontare le loro storie, le loro fiabe” .
Che ne direste di ripristinare anche l’utilizzo della biblioteca comunale già esistente, ma ormai in blocco da un paio di anni? Sarebbe utile restituire ai cittadini un luogo dove studiare