Rapina un’anziana e poi minaccia di tagliarsi le vene: condannato 57enne

OSTUNI – Aveva terrorizzato la sua vittima al punto di indurla a non rivelare a nessuno quel che le aveva fatto. Solo dopo l’insistente lavoro dei poliziotti del commissariato di Ostuni, agli ordini del vicequestore aggiunto, Francesco Angiuli, la donna, un’anziana del luogo, ha trovato il coraggio di indicare il suo carnefice. Il resto, l’hanno fatto gli agenti che, dopo le indagini, hanno trovato prove a sufficienza per incriminare Francesco Roma, classe 1957, da Ostuni, alle proprie responsabilità. Ora, per il malvivente, è arrivata la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione e una multa di 500 euro per furto in abitazione pluriaggravato e continuato, indebito utilizzo continuato di carte di credito o di pagamento, violazione di domicilio pluriaggravata e continuata e rapina pluriaggravata.

Per meritarsi una sfilza così lunga di reati, Roma ha preso di mira l’anziana signora, la vittima, sua vicina di casa, da molto tempo. In un primo momento, l’uomo si è mostrato gentile e affabile nei confronti della sua donna, tanto da farsi consegnare le chiavi di casa con la promessa di dare l’acqua alle piante mentre la questa si trovava in ospedale per un periodo di degenza. Una volta ottenuto il lasciapassare per l’abitazione dell’anziana, Roma ne ha approfittato per introdursi in casa della signora più volte, sottraendo gioielli e preziosi per circa 2000 euro e qualche centinaia di euro in contanti, cui si devono aggiungere alcune carte di credito e di debito utilizzate più volte dall’uomo per prelevare un totale di circa 2000 euro. La polizia di Ostuni è venuta a conoscenza della situazione solo dopo un episodio che ha cambiato l’inerzia delle cose: Roma, un giorno, all’alba, penetrò in casa della sua vittima utilizzando una lunga scala a pioli, aspettò che la donna si svegliasse, dopodiché la costrinse, dietro minaccia di un grosso coltello puntato alla gola, a consegnargli alcune banconote, per un totale di appena 100 euro, che custodiva tra le pagine di una agenda. «Non gridare, statti zitta! Dammi i soldi! Fammi vedere, stanno i soldi nell’armadio?». Questa la minaccia del malvivente. Dopo una vera e propria perquisizione dell’abitazione dell’anziana, intorno alle 9, Roma uscì dalla porta principale intimando alla vittima, coltello alla mano, di non urlare e di non chiamare nessuno finché non avesse raggiunto la sua vicina abitazione. In buona sostanza, il criminale confidava nel fatto che l’anziana, che aveva adeguatamente terrorizzato, oltre ad astenersi dall’urlare in quel preciso frangente, non avrebbe riferito il tutto alla polizia. In parte, così era stato, visto che la signora, inizialmente, ai poliziotti ha solo raccontato di strani e inspiegabili ammanchi di denaro e carte di credito, senza che la porta d’ingresso di casa sua presentasse forzature o tracce di effrazione in genere. Solo dopo, allorché gli agenti del commissariato di Ostuni, a seguito di indagini, avevano acquisito elementi probatori proprio a carico di Roma, la vittima si è convinta a sporgere, definitivamente,  la denuncia contro quest’ultimo, riferendo anche della rapina subita, che l’uomo aveva perpetrato a volto scoperto.

Nel pomeriggio del 2 luglio 2013, i poliziotti si sono recati presso l’abitazione del malvivente, per eseguire una perquisizione locale. Nonostante i ripetuti tentativi di ottenere una risposta da Roma, nessuno rispondeva. Ritenuto che l’uomo fosse asserragliato all’interno dell’abitazione, i poliziotti hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco per accedere di forza all’interno dello stabile al primo piano del quale si trova la casa del sospettato. Arrivati i pompieri, intorno alle 16, Roma è uscito sul balcone minacciando di tagliarsi l’avambraccio sinistro con una lametta da barba, per impedire l’intervento della polizia. Dovendo fare in modo che l’uomo non perdesse ulteriore sangue, i poliziotti, con una poderosa spallata, sono riusciti ad aprire l’uscio dell’abitazione, consentendo di tamponare immediatamente ed efficacemente, con mezzi di fortuna, la copiosa perdita di sangue che il malvivente si era provocato. La successiva perquisizione, aveva consentito di rinvenire e sequestrare due grossi coltelli a serramanico, uno dei quali riconosciuto dalla vittima, una scala a pioli che lo stesso aveva usato per introdursi nell’abitazione dell’anziana e altri elementi probatori correlati ai delitti perpetrati in casa della stessa. Infine, posto di fronte all’evidenza,  Roma ha ammesso le proprie responsabilità, precisando di aver già speso i proventi delle sue azioni criminali. Lo stesso, a causa delle profonde lesioni che si era procurato al momento della sua cattura, è stato ricoverato in ospedale e denunciato in stato di libertà. Oggi, dopo l’esito del processo con rito abbreviato, Roma è stato definitivamente catturato e condotto nel carcere di Brindisi per espiare la condanna inflittagli.

BrindisiOggi

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