Aeronautica, venerdì faccia a faccia tra Uilm e parlamentari

BRINDISI – Si svolgerà venerdì 5 febbraio alle 9.30 presso il Museo Ribezzo di Brindisi l’incontro-dibattito dal titolo “Come decollare: il lavoro chiama, la politica non sta a guardare”, organizzato dalla Uilm di Brindisi.

Oltre alla presenza di un nutrito numero di lavoratori, è prevista la presenza in sala anche degli imprenditori del settore e ne discuteranno, coordinati da Alfio Zaurito, i parlamentari brindisini Elisa Mariano, Nicola Ciracì, Toni Matarrelli, Salvatore Tomaselli e Vittorio Zizza. In quanto rappresentanti del territorio nelle due camere del StampaParlamento, potranno sia esprimere il loro pensiero sia cercare insieme di far fronte comune per cercare di portare le istanze nelle sedi opportune.

L’incontro arriva in un momento critico per il comparto: la Uilm di Brindisi ha intercettato un sentimento di preoccupazione generalizzato che vede da un lato una scarsa azione di politica industriale sul territorio, e dall’altro una mancanza di prospettive che diano serenità alla società, oltre che un carente progettualità ed intraprendenza imprenditoriale, basti pensare alla Dema SpA che pur attingendo diversi milioni di euro di finanziamenti pubblici oggi rischia di lasciare a casa 135 lavoratori, ma non se la passano bene neanche le altre aziende del territorio che hanno a che fare con Finmeccanica, le quali vedono scricchiolare la serenità fin qui avuta vedendosi contrarre le manutenzioni all’interno sia nel sito elicotteirstico di Brindisi che in quello aerospaziale di Grottaglie.

Eppure, il settore dell’industria metalmeccanica riveste in tutti i Paesi industriali un ruolo di particolare rilievo sia dal punto di vista quantitativo, quindi in termini di occupazione, valore aggiunto e scambi internazionali, sia per il ruolo strategico che assolve, tant’è che in Italia il settore fa registrare numeri importantissimi: si pensi che fattura circa 400 miliardi di euro l’anno contribuendo per circa l’8% alla formazione del Pil e per il 45,9% del valore aggiunto di tutta l’industria manifatturiera, occupando circa 1 milione e 600 mila addetti, in tutto questo la provincia brindisina ricopre un ruolo marginale.

BrindisiOggi

 

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