Altro che mobilità sostenibile: piste ciclabili tra sporcizia, erba alta, percorsi interrotti e motorini contromano

BRINDISI – L’amministrazione comunale qualche mese aveva annunciato nuove piste ciclabili, ma sarebbe già un passo avanti se si pensasse a rendere fruibili quelle esistenti. Una mattina in giro per le piste ciclabili cittadine per rendersi conto di quanto sia difficile potersi muovere in bicicletta a Brindisi, altro che mobilità sostenibile.

Piante cresciute a dismisura che costeggiano il percorso e che lo rendono disagevole, scarti di vegetazione accumulati, sporcizia di ogni genere, cumuli di vetrate abbandonate. Per tutto il percorso della ciclabile da Sant’Angelo sino al Cillarese lo scenario è sempre lo stesso. Una volta giunti alla Minnuta per poter raggiungere il tratto ciclabile del Cillarese bisogna fermarsi su un attraversamento pedonale nei pressi di via Del Lavoro che si trova subito dopo una curva, e le auto improvvisamente si trovano le strisce bianche, a rischio di incidente.

Attraversato il parco  per poter imboccare nuovamente la pista ciclabile del Casale, di via Amerigo Vespucci, non c’è l’ombra di un attraversamento pedonale. Fuori dal Cillarese non c’è segnaletica che permette di attraversare la strada per raggiungere l’altra ciclabile, bisogna attendere il buon cuore di qualcuno. Dopo vari tentativi finalmente un automobilista si ferma, mentre altri suonano con il clacson. Poi un altro tratto di strada trafficata e finalmente si raggiunge via  Vespucci, ma proprio all’ingresso della ciclabile c’è una grande palma, i suoi rami impediscono l’accesso mentre la poca pioggia del giorno prima ha allagato diversi punti. Non c’è sbocco per l’acqua e non c’è pendenza,  lungo il tragitto ci sono numerosi allagamenti, altro che passeggiata in bici. A questo si aggiunge l’inciviltà di qualcuno: ecco arrivare un motorino nel senso opposto di marcia che pensa bene di percorrere la ciclabile così da evitare il giro.

BrindisiOggi

5 Commenti

  1. sento sempre parlare di cosa sta facendo di buono questa amministrazione, premesso che fare cose buone dovrebbe essere, mi correggo, E’ la normalità (ma ormai è così raro che, fare buone cose è diventato l’eccezionalità, come quando, in ospedale, si trova l’infermiera gentile e professionale e ci si meraviglia) mi elencate queste cose buone quali sono? mi raccomando che siano cose buone per tutti e non solo per qualcuno.
    relativamente all’articolo vorrei dire e confermare. se ce ne fosse bisogno, che è tutto esatto al 100% e che la situazione è cosi almeno dall’aprile scorso e naturalmente permane e, ad onor del vero, il tutto al netto della inciviltà del popolo brindisino che come al solito non va oltre la soglia della propria casa.
    cordialità.

    Giuseppe

  2. Emilio,te li dico con tutto il cuore…hai perso un’ottima occasione per tacere.La tua difesa d ufficio fa acqua da tutte le parti,nei confronti,poi,di un’amministrazione incapace,inconcludente e arrogante.E contro chi fa giornalismo serio.cordialità

  3. Non capisco il commento del Sig. Emilio. la descrizione del percorso ciclabile è obiettivo e facilmente te riscontrabile in qualsiasi momento ed al netto della inciviltà non sei cittadini ma solo di alcuni di essi ci sono ostacoli quali spazzatura e veicoli, ma le buche, gli attraversamenti a raso pericolosi e lo stato di degrado del verde circostante sono sotto gli occhi di tutti a meno che davanti agli occhi non si hanno due belle fette di prosciutto.

  4. Faccio quella pista quasi tutti i giorni e, a parte quella palma, la pista si può percorrere in tutta la sua lunghezza. Per quanto riguarda la sporcizia io mi rivolgerei prima ai cittadini incivili che a brindisi abbondano e poi, magari all’amministrazione comunale, la quale ha a che fare con una multiservizi evanescente. Ma forse a voi interessa solo e unicamente criticare sempre e comunque, sapendo benissimo, invece, dove andare a cercare i veri problemi che attanagliano la città da decenni. Sapete bene, per esempio, che la città ha accumulato un forte debito che viene da lontano;perche,invece di perdere tempo con queste sciocchezze non indagate sul chi e sul come si è giunti a questo punto? Quello sarebbe giornalismo.Quello che fate voi, invece, è un continuo denigrare e sminuire tutto quello che di buono si sta facendo, nonostante tutto. Ma si sa, non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire. Saluti

    • Sig. Emilio io percorro la pista ciclabile dall’inizio dell’incrocio della morte fino al parco Cillarese. Tra la spazzatura, gli olendri e le erbacce, la pista è malamente praticabile.
      Penso che sia compito di un giornale far emergere certe criticità e se è il Comune che ha il compito di badare a certe situazioni allora è al Comune che bisogna “tirare le orecchie” anche se in altri campi sta facendo tanto.
      Ossequi

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