Anche per la Cassazione è colpevole: arrestato imprenditore edile per bancarotta fraudolenta

SAN PIETRO VERNOTICO- La Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio, ha confermato gli arresti domiciliari per A.S., imprenditore edile di San Pietro Vernotico, già raggiunto, nel novembre 2012 dalla stessa misura, revocata dal tribunale di Brindisi su richiesta dei legali dell’uomo.

L’indagato era stato già arrestato dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi, coordinati dal maggiore Giuseppe Maniglio, nel novembre 2012, quando, a seguito di minuziose indagini, le Fiamme Gialle scoprirono che l’imprenditore aveva fatto fallire intenzionalmente la ditta di cui era amministratore, non prima di aver accumulato ingenti debiti nei confronti dell’erario. La condotta illecita del sampietrino non si è fermata, però, a questo: con l’aiuto di 3 prestanome, indagati ora a piede libero, l’arrestato aveva costituito una nuova società, cui erano stati trasferiti alcuni beni e capitali della precedente, con cui proseguire le attività della vecchia azienda ormai fallita. I finanzieri, nel corso delle indagini risalenti al 2012, hanno scoperto un giro di fatture false, emesse e utilizzate per operazioni inesistenti, e l’omesso versamento di imposte e ritenute, oltre, ovviamente, alla bancarotta fraudolenta.

Al novembre 2012 risale il primo provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari per l’uomo, tornato libero in seguito a una richiesta dei propri legali, accolta dal Tribunale di Brindisi. Il pm titolare delle indagini, però, considerato il pericolo di reiterazione del reato da parte dell’imprenditore, ha impugnato la decisione del gip e ha presentato un ricorso al Tribunale del riesame di Lecce che ha accolto la tesi della Procura, disponendo che l’indagato tornasse nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari, riconoscendo, così, la bontà del lavoro della Polizia Tributaria e della Procura di Brindisi.

Maurizio Distante

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*