I conti non tornano nel bilanci del Comune, la Corte dei Conte chiede tutta la documentazione

BRINDISI  – ( da Il7 Magazine) Anomalie nei conti del Comune di Brindisi. Per la Conte dei conti qualcosa non quadra almeno in tre bilanci dell’ente di piazza Matteotti. L’organo dello Stato che verifica le casse degli enti pubblici ha chiesto chiarimenti e tutta la documentazioni per i bilanci del 2014, 2015 e 2016. Dall’Amministrazione Consales. Ci sarebbero delle incongruenze nei flussi in entrata e in uscita delle casse comunali. In particolar modo la Corte di Conti vorrebbe approfondire la mancata esigibilità di alcuni crediti che ormai si sono prescritti e che quindi non possono entrare nella disponibilità del Comune. Qualcosa non torna anche nei debiti. La Corte ha chiesto chiarimenti all’amministrazione pubblica invitandola a inviare tutta la documentazione entro il 5 settembre, ma l’assessorato al Bilancio ha ottenuto una proroga sino al 7 settembre. Insomma due giorni in più per raccogliere tutto il materiale che serve. In attesa che si esprima la Corte dei conti l’ufficio finanziario del Comune di Brindisi è alla prese con un accertamento straordinario sui conti  pubblici e sulla verifica dei flussi in entrata e in uscita. La situazione è però doppiamente grave e preoccupante. Se da una parte c’è la tegola del passato segnalata dall’organo statale, dall’altra c’è l’allarme dei soldi che effettivamente mancano per coprire le spese previste in questo bilancio. In poche parole nell’ultimo documento finanziario della gestione commissariale sono state inserite delle entrate che al momento non sono  però certe. Mancherebbero all’appello entrate per 8milioni di euro. Come se qualcuno avesse fatto i conti senza l’oste. Soldi inseriti in bilancio per la copertura di spese e servizi che per il momento non potranno entrare nelle casse comunali. Un esempio che vale su tutti sono i 2milioni e 7mila euro inseriti  per le ipotetiche entrate sull’utilizzo della discarica comunale di Autigno che però non è stata ancora attivata e che è ancora sotto sequestro. A tal proposito il sindaco Riccardo Rossi la prossima settimana incontrerà i tecnici Arpa per le valutazioni del sito dopo le opere di messa in sicurezza e di bonifica fatte dallo stesso Comune. Poi c’è la questione con la Procura.

 Non solo, ma tra le entrate risultano anche i soldi per la messa in vendita del palazzo dell’ex ufficio delle Entrate. Stabile che non è stato ancora acquistato da nessuno. Per recuperare delle risorse è previsto un piano di dismissione degli immobili comunali per un totale di 6milioni di euro. La nuova amministrazione per trovare subito liquidità intende portare avanti la vendita dei locali commerciali come quelli in piazza Mercato, in via Cappuccini e al Casale dove ci sono della attività. Ovviamente con il diritto di prelazione degli attuali affittuari. Inoltre si calcolano i mancati introiti per gli affitti delle case popolari, sia al quartiere Paradiso che a Sant’Angelo, per le quali da anni non sono mai stati stipulati i contratti con gli occupanti, e nessuno ha mai versato un euro. Sui conti comunali qualche giorno fa lo stesso assessore al Bilancio Cristiano D’Errico aveva lanciato l’allarme: “Sto sollevando i tappeti e sto cercando di capire quanta polvere si è stratificata negli anni – afferma il neo assessore – Da una prima occhiata lo stato di salute non sembra dei migliori”. Ma per ora l’assessore non si vuol sbilanciare e attende la decisione della Corte dei Conti.

Intanto scoppia la polemica sulla decisione del sindaco di nominare due persone per il suo staff, proprio lui che al momento dell’insediamento aveva annunciato che non si sarebbe servito di personale esterno. Rossi in passato ha fortemente criticato la precedente amministrazione che aveva nominato quattro persone esterno come ufficio di supporto. Ma il sindaco si è reso conto di non  poter fare tutto da solo e con un provvedimento di giunta ha previsto 27mila euro sino al 31dicembre, e 81 mila euro all’anno per i prossimi anni, per due figure che lo affiancheranno. Si tratta di due donne: Paola Crescenzo la prima con funzione di segreteria e l’altra la giornalista Francesca Cuomo che dovrà occuparsi della comunicazione. Il loro incarico durerà sino alla fine del mandato del sindaco. Inizieranno a lavorare a palazzo di città il 10 settembre prossimo. Il sindaco ammette di aver compiuto un errore nel pensare di poter fare tutto da solo o di potersi avvalere del personale interno. La stessa gestione commissariale più volte aveva pensato alla possibilità di nominare un responsabile della comunicazione. Inopportuna la scelta di questa spesa in tempi difficili per le casse comunali? Rossi dice no e spiega il perché. “Mi sono reso conto che all’interno dell’ente non c’erano figure addette alla comunicazione istituzionale e noi ne avevamo bisogno – spiega – per queste risorse non è stata fatta nessuna variazione di bilancio, quei soldi erano stati già appostati per l’assunzione di personale a tempo determinato e sarebbero stati inutilizzati nel 2018. Non è stato sottratto niente a nessuno, sono stati solo spostati. Si tratta di polemiche inutili e questa scelta non peserà sui servizi ai cittadini”.

Inoltre il sindaco precisa che la giornalista presente nello staff non solo si occuperà della comunicazione del suo ufficio ma che sarà messa a disposizione di tutti i gruppi politici che vorranno pubblicare le loro note stampa sul sito istituzionale del Comune. “Sul bilancio abbiamo ben altre preoccupazioni – aggiunge Rossi – parliamo di grosse cifre. Bisogna rendere esigibili 8 milioni di euro. Tornando allo staff voglio sottolineare che ho nominato un assessore in meno che costa circa 50mila euro all’anno, inoltre ho ridotto le commissioni consiliari da nove a sette, questo vuol dire che si pagheranno meno gettoni di presenza in quanto si terranno 4 riunioni in meno alla settimana”.

Lucia Portolano

 

 

2 Commenti

  1. Caro primo cittadino ti ho votato proprio per quello che hai detto in campagna elettorale, sapevi bene la situazione patrimoniale del ns comune in quanto consigliere uscente, un consiglio ma forse è tardi ti dovevi portare in consiglio persone esperte nel ramo. ma nn è mai troppo tardi

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*