Dai campi profughi a Torre Guaceto, 10 bambini alla scoperta del mare/ FOTOGALLERY

TORRE GUACETO – Quattro femminucce e sei maschietti, tutti bambini che risiedono nei campi profughi, hanno raggiunto nei giorni scorsi la Riserva naturale di Torre Guaceto per trascorrere una breve ma intensa vacanza. I piccoli, che arrivano dal deserto e fanno parte del popolo saharawi, sono stati indicati come ‘ambasciatori di pace’. La possibilità è stata offerta dall’associazione Salam di Taranto. “Appena arrivati nei pressi della Torre Aragonese un piccolo ha visto il mare. Ha guardato l’operatore del Consorzio e ha preso a mimare il movimento delle braccia in nuoto. Voleva tuffarsi. Era la prima volta che quel bambino vedeva il mare”.

Una pausa dalla difficile vita che questi bambini devono affrontare nella propria terra. Un’esperienza che si spera possa aver donato loro qualche momento felice. I piccoli vacanzieri hanno giocato, si sono immersi nella natura della Riserva e hanno trascorso momenti di spensieratezza.
 Il progetto attuato dalla ONG insieme ad altre a livello nazionale, sotto l’egida del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha previsto l’ospitalità di questi bambini con momenti dedicati ai controlli medici, allo svago e di apertura al mondo esterno attraverso attività didattiche.
Qui, il Consorzio di Gestione ha predisposto per loro una visita guidata nell’area protetta, attraverso la quale i bambini hanno potuto scoprire le bellezze di Torre Guaceto, la sua torre, e stupirsi difronte alla grande ricostruzione di un’imbarcazione romana osservabile al suo interno.
Dopo di ché, i piccoli sono stati accompagnati al Centro Recupero Tartarughe Marine “Luigi Cantoro”, qui gli è stata raccontata la storia degli animali soccorsi e che, quando avranno riacquistato le forze, torneranno alla vita in mare.
Un elemento ha commosso chi, nella giornata dedicata all’ospitalità, ha accompagnato i bambini in giro per la Riserva.
 L’emozione che si leggeva nei loro occhi racchiudeva in un solo sguardo la forza di chi non si arrende alle brutture della vita, anche quando queste sono tanto forti da essere inimmaginabili per chi vive al riparo dalla guerra, e la gioia della scoperta di una cosa nuova.
“Allora, messa da parte la didattica, è arrivato il momento del divertimento. I bambini hanno raggiunto finalmente la spiaggia. Il primo contatto con il mare per loro è stato tanto naturale che sembravano conoscerlo da sempre” hanno sottolineato gli organizzatori.
BrindisiOggi

1 Commento

  1. Queste notizie mi danno tanta gioia. Bravi tutti gli organizzatori e chi ha permesso tutto questo. Complimenti vivissimi.

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