Inchiesta sugli appalti nella sede di Brindisi, la Marina militare si costituirà parte civile.

BRINDISI – Arriva la conclusione delle indagini preliminari della Procura della Repubblica Brindisi per un’inchiesta riguardante  presunti reati contro l’Amministrazione consumati nella sede della Marina militare di Brindisi nel periodo 2011 – 2013. Si tratta di un’inchiesta per affidamenti ritenuti illeciti per quasi mezzo milione di euro che avrebbero agevolato alcuni imprenditori. Ventiquattro in tutto le persone indagate, nel procedimento giudiziario a firma del pm Raffaele Casto.  Dieci le procedure che sarebbero state svolte illecitamente. Intanto la Marina Militare “esprime il proprio profondo rammarico per la vicenda, in particolare ove fosse definitivamente accertato il coinvolgimento di proprio personale”.

La Marina militare ha diffuso una nota nella quale si legge: “Nel condannare fermamente la presunta attività delittuosa oggetto dell’indagine, conferma il pieno sostegno all’azione della Magistratura e ribadisce come siffatti comportamenti danneggiano, in primo luogo, l’immagine della Forza Armata, degli uomini e delle donne che svolgono con onore, dignità e sacrificio il proprio dovere in servizio. Pertanto, non esiterà a costituirsi parte civile nei discendenti procedimenti penali. La  Forza Armata ha da tempo avviato un processo volto a riorganizzare e razionalizzare i propri centri di spesa, nel pieno rispetto sostanziale della legge in materia, al fine di assicurare una maggiore operatività, trasparenza nonché per un più incisivo controllo. Tale processo ha portato, già da due anni, in coerenza con la legislazione più avanzata all’argomento, all’istituzione anche nella sede di Brindisi, di una Direzione di Intendenza quale centro unico di spesa al servizio dei  Comandi operativi e logistici della base”.

 

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