Manca un bagno ed i Nas chiudono la pizzeria

OSTUNI- I Nas dei Carabinieri di Taranto dispongono la chiusura di un’altra pizzeria nel centro storico di Ostuni, l’ultima in ordine di tempo di decine di locali segnalati alla Asl perché  non a norma. Carenze igienico sanitarie e strutturali, in pratica i locali segnalati non disporrebbero del numero minimo previsto dei servizi igienici, almeno due bagni, e per questo motivo la legge dispone la chiusura. “Un provvedimento eccessivo- dice il sindaco della città bianca Domenico Tanzarella- i ristoranti, le pizzerie , i pub che animano il cuore di Ostuni, soprattutto della zona più antica, dispongono di spazi decisamente ridotti. Più di un bagno non hanno”. Ed effettivamente la struttura architettonica del centro storico difficilmente consente ai locali di avere più di un servizio igienico. “La legge è legge”, direbbe qualcuno ma intanto il sindaco sottolinea: “In questo modo si penalizzano i nostri locali, Bisogna trovare un punto d’incontro”. Ed effettivamente nelle ultime ore al Comune di Ostuni si è riunita una conferenza dei servizi alla quale ha preso parte anche la responsabile del SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Sanitaria), AnnaGemma Simini. “E’ stata una riunione interlocutoria ma su di una cosa siamo tutti d’accordo- ha detto la responsabile- non si può bloccare l’attività di queste persone se non vi è una situazione di incolumità per i clienti, ad esempio scarsa igiene nelle cucine. Sarà dato un tempo limite entro cui- ha detto- mettersi in regola, senza bloccare le attività”. Il tempo a disposizione dei titolari dei locali è 120 giorni. Un lasso ragionevole per eseguire e portare a termine i lavori di adeguamento dei servizi, là dove lo spazio lo consente. Resta il problema, invece, di chi spazio non ne ha.

Lucia Pezzuto

1 Commento

  1. Vi siete mai accorti del servizio spazzatura? È un indecenza !!! Da 2 mesi che nella nostra contrada Cappelluzzo di Ostuni non viene ritirata l’indifferenziata …varie telefonate al comune ed alla cooperativa sono state invane. Per non parlare dei vari cassonetti rimasti a cielo aperto per le strade di campagna. Speranzosi di essere considerati. Fam. Rossi

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