Scu: Faceva da tramite tra il marito in carcere e gli affiliati , condannata a 5 anni

MESAGNE – Si faceva portavoce del marito in carcere per dare ordini all’esterno agli affiliati, condannata a 5 anni di reclusione Pia Romano, 49 anni di Mesagne.  La condanna è per associazione mafiosa con aggravanti. La donna che era ai domiciliari è stato portata nel carcere di Lecce. I carabinieri della Stazione di Mesagne hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Taranto. Il provvedimento scaturisce da una sentenza del Tribunale di Lecce divenuta definitiva il 1° aprile. I fatti sono stati commessi a Mesagne e a Brindisi. Si tratta dell’operazione “PAX” condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi sfociata nel dicembre del 2014 con l’arresto di 12 esponenti della Sacra Corona Unita , ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di associazione di tipo mafioso, cessione di stupefacenti e contrabbando di tabacchi lavorati esteri, aggravati dal metodo mafioso. Dall’attività investigativa condotta è emerso l’importante personalità delle donne che avevano un ruolo di raccordo tra i reclusi negli Istituti di pena e gli affiliati all’esterno. Pia Romano avrebbe veicolato all’esterno del carcere agli associati liberi, le disposizioni impartite dal marito che era ristretto. Si è trattato di comunicazioni per così dire di servizio riguardanti i comportamenti da tenere in relazione alle attività illecite condotte dall’organizzazione: come raccogliere risorse economiche, fornire assistenza, mantenere le famiglie dei reclusi, coordinare il traffico di stupefacenti e gestire la vendita di Tabacchi Lavorati Esteri di contrabbando. La donna già agli arresti domiciliari dove ha già scontato gran parte della pena, terminerà l’espiazione del residuo il 14 dicembre 2019.

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