FASANO- Chiude il reparto di pediatria ma il sindaco lo fa riaprire con una ordinanza, il direttore della Asl lo denuncia.
Finisce a carte bollate il provvedimento assunto dal Comune di Fasano che ordina all’ospedale di Fasano di riaprire il reparto di pediatria.
Questo reparto era stato chiuso martedì scorso dalla Asl per consentire il trasferimento di tre medici nell’ospedale di Francavilla Fontana. Una decisione assunta, dice la Asl, alla luce della grave emergenza che si sta verificando proprio all’interno del reparto di pediatria del Camberlingo.
Si da il caso che l’ospedale della città degli imperiali in questo periodo fa fronte a tutti gli innumerevoli casi che arrivano dalle marine della costa ionica e da Grottaglie dove è stato chiuso il reparto maternità.
Fasano al contrario pare non solo non avere lo stesso numero di emergenze ma anche può contare sull’ospedale di Monopoli che si trova a soli 8 chilometri.
Da qui la decisione dell’azienda sanitaria di riorganizzare e ridistribuire il personale.
Oggi però il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, avendo competenza in materia di tutela della salute dei cittadini, con una ordinanza sindacale ha riaperto il reparto di pediatria nell’ospedale di Fasano di fatto bloccando il trasferimento dei medici verso il Camberlingo.
Immediata la reazione dell’azienda sanitaria che non solo denuncia il sindaco e lunedì impugnerà l’ordinanza sindacale davanti al Tar ma ha anche scritto e chiesto un incontro urgente con il prefetto ed il presidente della Regione, Michele Emiliano, al fine di informarli della situazione e declinare ogni responsabilità su eventuali problemi dovuti allo stato di emergenza in cui versa pediatria a Francavilla Fontana.
BrindisiOggi
Come mai la Pediatria di Francavilla è sguarnita di medici? Dove sono finiti i pediatri? Si sono trasferiti? Perchè? La Direzione Generale, rispondendo a queste domande risolverebbe il problema. L’organizzazione dei servizi sanitari spetta al managment aziendale;la chiusura rientra nella programmazione sanitaria Nazionale e deve rispettare le relative leggi. E’ facile gestire in questo modo…quando mannca il personale …si chiude il servizio e si risparmia….
Speriamo che si riesca a trovare presto chi è competente a risolvere questo problema, senza attendere l’arrivo delle carte bollate.Senza voler entrare nel merito delle responsabilità voglio solo precisare che la distanza fra Fasano e Monopoli era ed è di km.14,6 e non di soli 8.Non vorrei che il calcolo de numero delle emergenze fosse stato fatto allo stesso modo.
Ha ragione il Sindaco in quanto Autorità Sanitaria ha la responsabilitá della salute dei cittadini La gestione sanitaria e della Asl ma la decisione è politica. Non mi pare che la regione abbia predisposto un piano sanitario vero e non un piano sanitario economico ragioneristico. Il sindaco di Fasano dovrebbe essere l’esempio da seguire e dovrebbero farlo tutti i sindaci ovviamente se vi sono le giuste ragioni e non oer aspetti economici
Oramai la follia e la paranoia dettate dalla demagogia, dall’ubriacatura di potere e dall'”arrapamento” di voler comparire nelle cronache ad ogni costo non hanno più limite. Come si permette un pubblico amministratore di prevaricare i suoi limiti di competenza ed invadere il “range” di competenza di una istituzione regionale che è l’ASL? Il dovere del comune afferente la salute dei cittadini riguarda ben altri aspetti (es.: raccolta della monnezza, disinfestazione , pulizia dei luoghi pubblici etc.) ma non quello di modificare in una qualche maniera aspetti e decisioni di tipo organizzativo che avvengono all’interno di un’altra struttura, al cui vertice vi è un responsabile che risponderà ai suoi superiori del proprio operato. Allora un sindaco potrebbe , ad esempio, imporre assunzioni e/o politiche commerciali ad una qualunque azienda che opera sul territorio? O stabilire se il direttore , ad esempio, di quell’uffico postale è di suo gradimento o meno e deciderne , con una ordinanza, il suo trasferimento? Speriamo che sia solo un effetto del caldo eccessivo di questi giorni……