Video aeroporto, Legea Cisal: “E’ il comandante che decide, effettuata procedura prevista per legge”

BRINDISI- Gli addetti ai lavori portuali iscritti al sindacato Legea Cisal intervengono dopo la diffusione del video diffuso dal parlmentare di Forza Italia Mauro D’attis sul metodo utilizzato due giorni fa all’aeroporto di Brindisi per eliminare la neve dal velivolo. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota a firma di Pietro Lorusso, segretario regionale Legea Cisal.  “Ci Sembra corretto apportare alcune precisazioni, al fine di sgombrare il campo da eventuali e fantomatiche congetture, che denigrano l’operato degli addetti ai lavori aeroportuali AdP, e di tutto il management di Aeroporti di Puglia S.p.a. . Nei fatti, è giusto far presente che il video emerso sulla rete Internet, merita un’accurata visione ed attenzione. Attentamente si nota che non siano gli operatori Adp a versare “secchiate d’acqua” sulle ali del vettore Ryanair, ma il comandante stesso, munito di identico gubbino anti-pioggia fluorescente, come tutti gli operatori Aeroportuali. Tale procedura è essenziale, nonché in piena norma di legge, e consente la verifica dello scivolamento dell’acqua dalle ali. Si ritiene congruo ricordare a chi non è “ben informato” in materia aeroportuale che, tali circostanze si verificano solo ed esclusivamente su “disposizione” e precisa comunicazione del Comandante dell’aeromobile stesso, e che lo scalo, deve scrupolosamente eseguire. Non meno importante è sottolineare la perfetta autonomia del Comandante nel decidere l’eventuale posizionamento sullo scalo principale e centrale della Puglia (Bari), al fine di una eventuale operazione De-Icing, considerati i pronostici emersi dai bollettini meteo. La dimostrazione “lampante” è data dal fatto che in ogni caso, indipendentemente dalla decisione del Comandante, i voli sono riusciti ad effettuare il decollo senza problemi, poiché dotati di impianto “antighiaccio”, contrariamente non sarebbero decollati.  Se la situazione fosse “critica” come fatta emergere in maniera “eccessiva e propagandistica” dai vertici politici, che ne denunciano il caso; la società Aeroporti di Puglia S.p.a., ha tutta la discrezionalità ed autonomia per effettuare la chiusura dello scalo, sino a nuovi miglioramenti atmosferici. Cosa che non è accaduta per le non eccessive condizioni meteo presenti. Definire lo scalo brindisino come una “base del terzo mondo” significa solo ed esclusivamente esercitare una cattiva informativa a discapito dei dipendenti Adp, e dei vertici stessi, con i quali negli ultimi mesi si sono apportati e finalizzati progetti di salvaguardia occupazionale; riorganizzazioni aziendali con ricadute positive per tutti i lavoratori, contrariamente agli anni passati”.

BrindisiOggi

 

1 Commento

  1. Quanti erano in un passato non troppo lontano gli aeromobili che sostavano per la notte a brindisi?
    Ora con le dichiarazioni di AdP che recita: “omissis… il Comandante nel decidere l’eventuale posizionamento sullo scalo principale e centrale della Puglia (Bari)”, si evince che le scelte degli operatori sono guidate dalla disponibilità di servizi che prima erano a Brindisi e che successivamente sono stati realizzati nell’atro scalo pugliese.

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