
BRINDISI- Brindisi è al bivio, una decisione che vale una bella fetta di campionato. La scelta è quella tra Goss ed English: chi resta è obbligato al salto di qualità. Nel posticipo di lunedì prossimo contro Cantù, saranno a disposizione entrambi. Ad alzare l’asticella del talento e delle aspettative, oltre agli interessati, è chiamata tutta la squadra. Vero che le ambizioni del sodalizio brindisino vertono da sempre su una tranquilla salvezza, ma osare qualcosa in più non costa nulla soprattutto quando è il calendario a srotolare il tappeto rosso: tappeto sul quale, purtroppo, l’Enel è inciampata.
Nel monday night dell’8^ giornata Brindisi è obbligata a recuperare il suicidio della scorsa settimana per tentare rimediare i danni e ritagliarsi un posto nella griglia delle migliori 8. “Abbiamo problemi nella lettura del gioco – ha dichiarato Sacchetti. Dobbiamo migliorare e Morre potrà darci una mano. Non siamo interessati a sondare il mercato dei lunghi perché sono convinto che i titolari possono fare di più. Il primo a essere arrabbiato per la sconfitta di domenica – ha proseguito – sono io perché sono stati commessi due sbagli imperdonabili su due tiri dalla distanza. Mi aspetto progressi a rimbalzo. L’assenza di qualche giocatore non deve essere un alibi dietro il quale nascondersi ma un incentivo a fare di più. Giochiamo solo in campionato e c’è il tempo per recuperare gli straordinari. Una squadra che pensa a chi non c’è, è una squadra perdente”.
Moore, lunedì, sarà di nuovo in campo. Sacchetti potrà sperimentare la carta del doppio play a stelle e strisce o attendere risposte convincenti da English, ancora al di sotto delle aspettative. L’infermeria biancoazzurra ha avuto il suo bel da fare anche questa settimana: Scott è alle prese con una distorsione alla caviglia rimediata nella seduta di giovedì e la sua presenza in campo sarà valutata nei prossimi giorni, mentre Goss ha iniziato ad allenarsi venerdì.
Sul fronte opposto, Cantù non se la passa bene. I quattro punti in classifica, conquistati tra le mura amiche contro Pesaro e Sassari, sono davvero poca cosa rispetto a proclami d’inizio stagione del presidente Gerasimenko che, per centrare l’obiettivo play off, si è affidato a Rimas Kurtinaitis. I risultati per ora non danno ragione all’esperienza e alla mentalità vincente del coach lituano né al valore dei singoli giocatori. Quella di domenica scorsa è stata una pesante battuta d’arresto per la Red October. “ Dovremo avere più concretezza nei momenti fondamentali – ha dichiarato il coach canturino – raccogliere punti in casa e dare il 120%, perché il 100 per cento non basta” . Cantù ha cambiato parecchio rispetto alla scorsa stagione. Ha salutato il capitano Abass, firmato la coppia di lunghi Lawal- Johnson (nella top five dei migliori stoppatori della serie A), risolto consensualmente con Travis e firmato l’esterno statunitense Alex Aker, lo scorso anno in forza ad Avellino, per rinforzare ulteriormente un roster in crisi di risultati.
Anche quella di lunedì sarà una gara dall’alto tasso emotivo. Cantù giocherà la partita della vita mentre Brindisi non potrà permettersi altri scivoloni sul legno amico per non vedere sfumare definitivamente la final eight e pregiudicare il percorso che conduce a una tranquilla salvezza.
Lilly Mazzone
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