Levata di scudi contro il gasdotto a Brindisi riproposto da Emiliano

BRINDISI- “Emiliano non utilizzi due pesi e due misure dando ascolto solo ad alcuni sindaci e territori della Puglia. La costa a sud di Brindisi attende da tempo, da parte della Regione, la giusta attenzione ed adeguati interventi che possano risolvere i tanti problemi che attraversano questo territorio, proprio sotto il profilo dell’ambiente e della salute. Siamo stanchi di sentirci considerati “territorio ormai compromesso” e per questo costretto ad accogliere qualsiasi tipo di infrastruttura energetica a prescindere dal suo reale impatto ambientale.” Lo afferma la parlamentare del Pd Elisa Mariano, dopo che Emiliano ha nuovamente proposto Brindisi e la zona di Casalabate-Lendinuso come approdo per il gasdotto Tap. Posizione sostenuta anche dai sindaci salentini che in queste ore stanno lottando fuori dal cantiere del gasdotto per impedire l’espianto degli ulivi e quindi dei lavori.

Sulla vicenda della Tap si giocano anche le primarie del Pd in Puglia.  E non solo qui. Renzi a favore del gasdotto a San Foca, Emiliano invece si oppone e propone il brindisino.

“Vorrei ricordare che proprio su richiesta della Regione Puglia, entro la procedura di Valutazione di impatto ambientale del Tap, sono state messe a confronto 11 localizzazioni da Apani sino a  Otranto, comprese quelle di Brindisi e Casalabate-Lendinuso, che stanno così a cuore al nostro Governatore- aggiunge Mariano-prima di decidere che Melendugno fosse quella con minore impatto. Sulla base di quali nuove argomentazioni oggi si rimette in discussione questa scelta? Sulla base di una vecchia delibera del comune di Squinzano?  Se, quindi, osservando quanto accaduto nelle ultime ore, certamente stigmatizziamo ogni forma di violenza da qualsiasi parte provenga,  altrettanto auspichiamo che le comunità di Brindisi, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Squinzano e Trepuzzi siano considerate dalla Regione alla stregua di tutte le altre.”

Contro Tap a Brindisi anche Brindisi Bene Comune che ha presentato un ordine del giorno da discutere nel prossimo consiglio comunale  per impegnare la sindaca a manifestare a tutti i livelli la sua contrarietà all’opera ovunque venga realizzata.

Anche se il consiglio comunale di Brindisi si è già espresso in passato sul proprio “no” al gasdotto .

BrindisiOggi

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