
BRINDISI- Tagli alla Multiservizi, proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori.
Il sindacato Cobas ha organizzato una assemblea per lunedì 9 dalle ore 6,00 alle ore 8,00 nella sede della società in via Provinciale San Vito per illustrare i contenuti dell’incontro avvenuto Giovedì scorso con il Commissario del comune di Brindisi Santi Giuffrè.
“Il Commissario ci ha spiegato che la legge Madia prevede la chiusura delle società partecipate con 4 su 5 bilanci in rosso (la BMS ne ha 5 consecutivi) degli ultimi anni e che tuttavia si è deciso di voler percorrere la strada del salvataggio della BMS – dice Bobo Aprile dei Cobas- Salvataggio che può attraverso un piano di razionalizzazione delle spese che deve essere credibile agli occhi della Corte dei Conti per essere approvato”.
Il Commissario ha illustrato che sono tre i punti fermi di questo piano di salvataggio:
lasciare a casa i 19 lavoratori con contratto a tempo determinato che scadono i primi di Novembre , una centrale unica per gli acquisti , togliere i premi di produttività visto che non esistono le condizioni per erogarli.
Per il Cobas la nota stonata è quella di voler mandare a casa i 19 lavoratori della società che sono precari da 7/8 anni; con le passate Amministrazioni Comunali si era d’accordo a costruire percorsi di stabilizzazione per questi lavoratori , visto il loro ruolo nella società.
“La denuncia da parte dell’Amministratore della BMS , presente anche esso alla riunione , della presenza di 50 dipendenti con limitazioni lavorative ci ha convinti ancora più che i 19 lavoratori devono continuare la loro attività- dice il sindacato- Come si può pensare ad un rilancio della società se si mandano a casa lavoratori impegnati nelle attività più pesanti e che rappresentano il cuore della società. Bisogna anche aggiungere che lo scarso personale comunale fa sì che in ogni situazione difficile ci si rivolge alla BMS per interventi immediati , spesso non riconosciuti dallo stesso Comune perché non previsti dal capitolato d’appalto.Su queste anomale situazioni è nato un congruo contenzioso economico di carattere giudiziario” .
Il Sindacato Cobas sarebbe disponibile a discutere su tutto: “Siamo convinti che senza l’apporto di questi precari storici non c’è salvezza per il resto dei lavoratori perché la BMS affonderebbe inevitabilmente ; non esisterebbe di fatto piano di rilancio in grado di essere accettato dalla Corte dei Conti”.
Foto da repertorio
BrindisiOggi
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